LEAD, Legami Educativi a Distanza, nuova frontiera della Scuola

Scuola
A cura del team Infanzia Primaria

Speravamo di non dover più scrivere di pandemia legata alla scuola ma una nuova chiusura ci ha colti di sorpresa. Questa volta però, nei vari Collegi Docenti Infanzia sin da Settembre, si è parlato tanto di come affrontare la prassi LEAD, Legami Educativi a Distanza, in riferimento al documento ministeriale D.lgs. 65/2017 elaborato dalla “Commissione nazionale per il sistema integrato zero-sei”.

Per questo motivo, sin dal primo giorno di chiusura, sono stati proposti momenti di incontro con attività via zoom per le classi, sia in piccolo sia in grande gruppo.

Tutte le sezioni della scuola dell’infanzia hanno avuto modo di confrontarsi coi genitori e raccogliere le varie richieste. Una volta definita la programmazione delle singole sezioni, sono state inviate le prime mail nelle quali le moròt hanno potuto esprimere parole di conforto e di accoglienza delle singole esigenze. Tutti i team si sono resi disponibili anche per incontri individuali con ogni bambino o bambina, in caso di necessità. Sono state date tutte le informazioni relative agli incontri via zoom settimanali e la suddivisione in gruppi. Alcune di queste attività sono state poi convertite in piccoli video di didattica asincrona, come la lettura di un libro, di una filastrocca, piuttosto che un gioco da poter realizzare anche in autonomia a casa, inviate alle singole famiglie.
In questo modo nessuno è stato escluso dalle attività e ha potuto usufruire delle proposte educative a prescindere dalla propria presenza online.

Al contempo il team educativo ha organizzato colloqui con le singole famiglie e si è radunato quotidianamente, seppur virtualmente, per la valutazione di ogni singola proposta, gli aspetti positivi e negativi riscontrati e quindi mettere a punto i successivi interventi di conseguenza.
Nel frattempo sono continuate le occasioni di formazione delle morot che in questi mesi, sempre via zoom, hanno incontrato insegnanti delle altre scuole ebraiche italiane per confrontarsi sui metodi utilizzati, sulle proposte educative. È stato anche appreso l’uso di alcuni programmi informatici utili per la creazione di immagini, giochi o attività da proporre sia in presenza sia a distanza.

Per il secondo anno consecutivo bambini e bambine non si sono potuti preparare a scuola ai giorni di Pesach, ma hanno avuto ugualmente modo di imparare i canti e le regole, le parole e i gesti di questa ricorrenza così importante per il popolo ebraico.

Nulla potrà mai sostituire il legame quotidiano tra morot e classi, che si crea magicamente col contatto, ma tutto il team educativo si è impegnato per poter far sentire a bambini, bambine e famiglie l’accoglienza in un porto sicuro e una costante presenza. Al ritorno in classe infatti la relazione è ripresa più salda che mai, rafforzata dalla gioia immensa di essere di nuovo “in presenza”.