Il bambino al centro della nostra Scuola

Scuola

di Ilaria Myr

Quella pre-scolare è forse l’età più delicata e importante per lo sviluppo, in cui è fondamentale investire maggiormente. Il cervello, infatti, contrariamente a quanto si pensava fino a qualche decennio fa, è molto plastico, e dunque i primi due anni di vita sono quelli in cui si raggiungono nello sviluppo del bambino i maggiori risultati. È questa convinzione che sta alla base del progetto educativo ‘Prevenzione e promozione dello sviluppo armonico del bambino in età prescolare‘, che verrà avviato nei prossimi mesi nelle classi del nido e della scuola materna (3-4 anni) della scuola di via Sally Mayer.

Grazie alla collaborazione con l’istituto neuropsichiatrico infantile Villa Santa Maria (Tavernerio,CO), l’Università Ebraica di Gerusalemme, l’Hadassah Medical School, l’Ame e l’Ucei, la nostra scuola  arricchisce la propria offerta con un’iniziativa formativa all’avanguardia, già ampiamente sperimentata in Israele. A portare in Italia questo importante progetto è Marina Norsi, ebrea milanese trasferita in Israele, ex alunna della nostra scuola, neuropediatra e direttrice dell’istituto riabilitativo per bambini autistici sito in Be’er Sheva.

Nello specifico, quattro professioniste provenienti da Villa Santa Maria – due psicomotriciste e due educatrici professionali – affiancheranno per alcuni mesi le educatrici della scuola ebraica in un percorso articolato in due fasi. La prima sarà essenzialmente dedicata all’osservazione dei bambini durante lo svolgimento delle loro attività quotidiane: durante questa fase di pura osservazione (non è contemplato alcun intervento attivo) le educatrici del centro compileranno una griglia di osservazione, il Teps-Tavola di espressività motoria, che permette di rilevare per ogni bambino il livello di sviluppo psicomotorio e le potenzialità da consolidare e sviluppare nell’attività quotidiana e nel successivo Laboratorio di psicomotricità. Quest’ultimo avrà luogo settimanalmente in un luogo spazioso della scuola (palestra, guardino) e sarà condotto dalle educatrici della nostra scuola in collaborazione con quelle di Villa Santa Maria.

Le aree in cui saranno svolti l’osservazione e, successivamente, l’intervento pratico sono essenzialmente: relazionale,  cognitiva, motoria, motricità fine e manipolazione.

“L’obiettivo è ovviamente quello di seguire lo sviluppo e la crescita del bambino nelle sue diverse fasi – ha continuato Norsi –, rilevando anche le particolari potenzialità o predisposizioni di ciascuno, ed eventualmente anche le difficoltà o la nascita dei primi eventuali problemi, che è importante affrontare al loro primo insorgere”.

Un potenziamento, dunque, dell’accompagnamento nella crescita, che già le maestre della scuola portano avanti ogni giorno in modo eccellente, e che si arricchisce ora delle competenze di professionisti che da ‘esterni’ possono dare un ulteriore importante contributo.

“Verrà poi fatto un incontro con i genitori dopo 3 mesi dall’avvio – ha spiegato Gaetana Mariani, presidente e direttore generale Villa Santa Maria -. e uno riassuntivo alla fine dell’anno, a giugno, sia di carattere generale che particolare per ogni bambino. Ovviamente, nel caso venissero riscontrati aspetti critici verranno subito informati i genitori del bambino”.

Per lo svolgimento del progetto è necessario che ogni coppia di genitori dia il suo consenso per l’osservazione e il lavoro sul proprio figlio. “Ma ci auguriamo che tutti accettino– ha spiegato la coordinatrice didattica Claudia Bagnarelli – in quanto questo progetto è un’ulteriore conferma di quanto il bambino sia centrale per questa scuola”.

“L’adesione di questa scuola alla nostra iniziativa dimostra quanto essa sia aperta e interessata a dare sempre di più ai propri alunni”, ha commentato Norsi. “Dopo  avere avuto, già nel lontano 1946, il primato come prima scuola italiana a introdurre il medico a scuola, e poi, negli anni ’80, lo psicologo, ecco che viene fatto un ulteriore passo avanti”, ha aggiunto Giorgio Mortara, presidente Ame Italia, che ha svolto un ruolo di primo piano nel mettere in collegamento le diverse parti coinvolte in questo progetto, e che sta lavorando anche per reintrodurre la figura del medico nella nostra scuola.