Integrazione ed educazione interculturale a Torino

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Un convegno il 6 aprile.

Integrazione sociale ed educazione interculturale sono i temi al centro della prossima iniziativa promossa e organizzata dalla Comunità Ebraica di Torino per il 5-6-7 Aprile 2008. Molte le domande alla base del progetto: in che direzione sta andando la società italiana? Da paese culturalmente e storicamente omogeneo, in cui sono sempre vissute delle minoranze ci stiamo trasformando in una società multietnica e multiculturale?. Quali sono i modelli possibili di integrazione, quali le basi della civile convivenza? Per quali vie i nuovi cittadini di origine straniera si potranno sentire pienamente riconosciuti nei loro diritti e nella loro identità?

Il progetto è stato approvato dal Consiglio della Comunità Ebraica di Torino già un anno fa, e fin da settembre era stata programmata questa data, prima ancora di sapere che Israele sarebbe stato paese ospite alla Fiera del Libro; tuttavia non possiamo che rallegrarci della vicinanza temporale dei due eventi e speriamo che ne possano trarre mutuo vantaggio. Il progetto è frutto di una lunga elaborazione e di un paziente lavoro di messa in rete con enti e associazioni che la Comunità Ebraica di Torino ha consolidato negli anni e con soggetti nuovi presenti sul territorio.

Ci auguriamo che tale evento possa costituire davvero un momento di confronto su temi che stanno molto a cuore a noi in quanto ebrei così come a tutti gli enti e i cittadini che quotidianamente si confrontano con una realtà sociale in rapida trasformazione.

I riferimenti culturali livello globale diventano sempre più omogenei ma allo stesso tempo le differenze, di religione e di cultura si radicalizzano. Ed è propria della storia degli ebrei essere a cavallo di più culture, cosmopoliti (stranieri e cittadini). È possibile vivere le differenze come una ricchezza oltre che come terreno di conflitto?

Ognuno di noi individualmente interpreta la cultura e le regole che ha imparato crescendo, dai suoi genitori, dal suo ambiente, dalla scuola; ognuno di noi ha delle appartenenze multiple e nell’arco della propria vita costruisce una sua identità sulla base degli incontri con l’altro, dei luoghi dove ha vissuto delle scuole che ha frequentato, delle lingue che ha imparato; l’identità individuale non è statica, ma è in divenire, si trasforma e viene rielaborata giorno dopo giorno.

Dalle leggi razziali e la Shoà, all’impegno per una scuola pubblica laica ed aperta tutti i cittadini, tanto nei macro eventi della storia, quanto nell’esperienza dei piccoli eventi della vita quotidiana gli ebrei sono da sempre testimoni delle luci ed ombre dei processi di integrazione e discriminazione. E, com’è noto, le comunità ebraiche hanno avuto il loro riconoscimento con l’Intesa.

Nel convegno del 6 aprile si vuole mettere a confronto l’esperienza italiana e quella israeliana sul tema delle politiche e delle pratiche relative all’integrazione sociale e all’educazione interculturale. Israele è un paese che ha fondato sull’integrazione di ebrei provenienti da tutto il mondo la sua ragione di esistere e Israele è un paese multietnico e multireligioso dove persone con tradizioni e culture molto diverse convivono non senza tensioni e contraddizioni. I relatori provenienti da Israele si confronteranno con gli studiosi italiani a partire dalle riflessioni sulle pratiche e le metodologie nate in un contesto, come quello israeliano, dove certo le sfide non mancano.

Il convegno intende concentrare l’attenzione sugli strumenti educativi, sugli atteggiamenti e relazioni interpersonali basate sullo scambio reciproco, il rispetto e il riconoscimento dell’altro, oltre che sul quadro demografico, legislativo e istituzionale.

È evidente a tutti che la condizione degli ebrei in Italia è diversa da quella degli immigrati sia storicamente che come status giuridico, cittadini italiani gli ebrei eppure con una loro specificità culturale e religiosa. Viceversa gli immigrati hanno ancora grosse barriere rispetto all’accesso ai diritti sociali e politici. Ma anche la popolazione italiana sta cambiando velocemente, gli studenti di origine straniera nelle scuole italiane sono una realtà tangibile. I nuovi cittadini, portatori di valori, identità religioni diverse sono inseriti nel tessuto sociale cittadino, le coppie miste sono un fenomeno in crescita.

Con l’aiuto di importanti studiosi educatori e di operatori abituati a lavorare sul campo, italiani e israeliani, proveremo ad approfondire alcuni aspetti cruciali di questa complessa questione; senza pretendere di esaurire tali grandi domande ma con l’intenzione di contribuire ad un dibattito e a un percorso sia individuale che collettivo. Ci auguriamo che davvero questa possa essere un’occasione di incontro tra persone e di confronto tra esperienze.

Il programma

Il programma si articola in quattro momenti: sabato 5 sera l’incontro con lo scrittore Sami Michael, di origine irachena e presidente dell’associazione per i diritti umani in Israele; domenica 6 il convegno, domenica 6 alle 18.30 il concerto delle ragazze del coro Shani, multietnico e multireligioso, organizzato in collaborazione con la Scuola ebraica di Torino (che con il coro della scuola porterà i suoi saluti) presso la Comunità Valdese. Alle 21 il gruppo vocale si esibirà per un pubblico più vasto nel Tempio Valdese. Un modo di provare a praticare l’intercultura in un quartiere, S. Salvario, dove ha sede la sinagoga e il tempio Valdese e che vede convivere cittadini con origini e provenienze assai diversificate.

Infine lunedì 7 è in programma un workshop dal titolo Io e l’altro, tenuto da Victor Shebar, psicodrammatistra dell’Università di Gerusalemme, destinato a insegnanti e operatori.

Il progetto ha ricevuto il contributo e il patrocinio dell’UCEI sui fondi 8 per mille e degli Enti Locali (Regione Piemonte, Provincia, Città di Torino, Circoscrizione 8) che l’hanno ritenuta di interesse generale. Ha inoltre il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, Ministero Pubblica Istruzione. È organizzato in collaborazione con le Scuole ebraiche, Il Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’’immigrazione e l’Oyoyoy Festival di Casale. Vede inoltre la collaborazione con Centro Servizi Didattici della Provincia di Torino e la Comunità Valdese di Torino. Ha la sponsorizzazione di Europroject e Centrale del Latte.

Per saperne di più: www.incontriconfronti.it