di Luciano Bassani *
Prossime attività AMDA – Amici del Maghen David Adom Italia Onlus: il 20 maggio, al Teatro Franco Parenti
Ambulance è la nuova serie televisiva israeliana nella quale i paramedici e l’equipe del servizio nazionale d’emergenza pre-ospedaliera del Magen David Adom devono interfacciarsi con le emergenze 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Le ore di turno sono tante e l’equipe dei paramedici è sempre allerta per rispondere alle centinaia di chiamate che inondano la Centrale operativa: a volte anche 5000 chiamate in poche ore, specie nei periodi particolarmente convulsi, come quelli di fine dicembre 2018. Per non parlare dei periodi di maggiore emergenza, quando il lavoro purtroppo si moltiplica. Ricordiamo che il tempo medio di risposta del MDA alla chiamata di emergenza è di 3,47 secondi.
Nel “reality”, seguiamo un equipaggio che porta soccorso a una donna con forti dolori allo stomaco che in realtà ha un attacco cardiaco; la filosofia di un paziente terminale ammalato di cancro; persone con ferite da arma da fuoco; un bambino in arresto respiratorio; una giovane in overdose; un diabetico iperteso e tanti altri episodi. Sono otto serie di episodi in giro per Israele, per comunicare informazioni sulla medicina d’emergenza nel paese, che fa scuola oramai in tutto il mondo. La buona notizia è che il 20 maggio, al Teatro Franco Parenti, nella sala AcomeA, l’associazione Amda Italia porterà al pubblico italiano un episodio della serie di Ambulance e in quella stessa serata si potranno incontrare dal vivo anche i paramedici, veri eroi nella vita e in questa serie.
Assieme ad Ambulance sarà proiettato un filmato su Wish Ambulance che rappresenta un’ambulanza unica e speciale, profondamente legata ai valori umanitari che sono alla base delle attività del Magen David Adom; è l’ambulanza che accompagna un vario tipo di umanità dolente ad esaudire un ultimo desiderio, come mettere i tefillin al Kotel, vedere il mare, partecipare al Bar Mitzvà di un nipote.
AMDA Italia è il filo conduttore tra Israele e il mondo e attraverso questo filo passano notizie che possono portare aiuto anche a noi in Italia. Per questo, grazie al grande know how israeliano in materia, terremo in marzo, per il secondo anno consecutivo, presso l’Università di Tor Vergata a Roma, un Workshop del MDA di tre giorni, tenuto dai formatori israeliani, rivolto ai laureandi della facoltà di medicina, incentrato sulla risposta e la gestione degli incidenti di massa (attentati, terremoti, calamità naturali e altro).
MDA in Israele, dopo Tsahal, è la seconda organizzazione più importante e stimata dalla popolazione, con 13.500 volontari che impegnano 1,5 milioni di ore del loro tempo per portare soccorso. Inoltre sono impegnati 800 paramedici, 2.500 impiegati che lavorano nei “dispatch center” e negli uffici, 17.000 volontari altamente specializzati, 161 stazioni, 750 ambulanze, 500 “first responders” con moto medica, 200 bici elettriche, due elicotteri, 260.000 sacche di sangue raccolte all’anno, 8 dune buggy per evacuare vittime da aree non convenzionali, 832.277 pazienti portati in ospedale, 500 rianimazioni al mese, 70.969 incidenti automobilistici, 15.000 donne in travaglio portate in ospedale, 232 parti in ambulanza e tanto altro.
Il MDA, per questa sua posizione in seno allo Stato di Israele, è chiamata a una continua evoluzione e per questo, oltre alla Nuova Banca del Sangue nazionale gestita dal Magen David Adom, è partito un importante progetto per la costruzione di una nuova grande Stazione di Ambulanze nel Negev, per la tutta popolazione di quell’area. In un’ottica di una rapida crescita della popolazione nei prossimi anni, con sviluppo di nuove reti stradali nel Negev, non lontano da Ashdod (popolazione 24.000), il MDA sta valutando l’offerta della municipalità di costruire una nuova stazione di soccorso a Gan Yavne. Fanno parte del progetto un rifugio anti missilistico, costruito sotto terra, una stazione per ambulanze, una sede di addestramento e alloggi per gli equipaggi del MDA.
Il progetto avrà una durata, per la sua realizzazione, di uno o due anni con un costo stimato in 350.000 euro. Amda Italia si è resa disponibile anche per questa nuova sfida e cercherà l’aiuto dei propri sostenitori per raggiungere l’obiettivo, insieme agli Amici di MDA del Regno Unito.
* vicepresidente Associazione Amici di
Magen David Adom in Italia ONLUS