di Cyril Aslanov
Le evocazioni più potenti dello sterminio non sono forse quelle che descrivono l’atto atroce dell’assassinio sistematico in quantità industriale, ma piuttosto quelle che usano la figura dell’aposiopesi, della reticenza.
Libri
Wiesel racconta gli uomini che stanno “dentro le pagine” del Talmud: chi erano Hillel e Shammai, Akiva e Bar Yochai?
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Ho un poco conosciuto Elie Wiesel. L’ultimo ricordo personale che ho di lui risale al periodo intensissimo di un ciclo di lezioni che tenne nell’Aula Magna dell’Università di Bologna, su invito di Umberto Eco.
L’estremismo religioso e la forza globale dell’oscurantismo
di E. M.
Storia e religioni/Il messaggio di un grande Maestro dell’ebraismo contemporaneo, Rav Jonathan Sacks. Riflettere sul fondamentalismo religioso quando occorre riconquistare la libertà di espressione
Amsterdam: terra di rifugio per gli ebrei di Rembrandt e una storia di libertà, fedeltà, autoaffermazione
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Per mille e settecento anni, fra la chiusura della Mishnà all’inizio del III secolo fino alla fondazione dello Stato di Israele, la cultura ebraica si è sviluppata prevalentemente nella diaspora.
Il coraggio di scegliere il Bene. Giorgio Perlasca protagonista di una graphic novel
di Paolo Castellano
La storia rocambolesca e piena di fantasia e coraggio, raccontata da Enrico Deaglio ne La banalità del bene, diventa ora un fumetto con testi di Matteo Mastragostino e illustrazioni di Armando “Miron” Polacco. Un modo di avvicinare i giovani a una vicenda esemplare.
No, il fascismo non fu mai innocente
di Ester Moscati
Smontare la fake-history e i luoghi comuni. Ricostruire il rapporto tra antisemitismo e Ventennio. Un’indagine di Michele Sarfatti svela “inciampi e deragliamenti” nella ricerca della verità
È giusto pubblicare gli scritti inediti di un grande scrittore dopo la sua morte? Quale libertà possono prendersi i posteri? Il caso di Singer e Kafka
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Recentemente la scena letteraria ebraica è stata sconvolta da un caso che ha rimesso in questione le prerogative degli eredi universali delle opere di celebri scrittori
“A casa prima del buio”, una graphic novel sulla notte dell’umanità
di Nathan Greppi
La rivista a fumetti Lanciostory ha deciso di pubblicare a puntate, dal 23 novembre, la graphic novel A Casa Prima del Buio: Terzo movimento, terzo e ultimo capitolo di una trilogia iniziata nel 2017, scritta da Francesco Moriconi e disegnata da Emiliano Albano.
A.B. Yehoshua e Sarid nella lista del New York Times dei 100 libri top 2020
di Redazione
Con, rispettivamente, Il Tunnel e Il mostro della memoria, i due autori israeliani sono stati inseriti nella prestigiosa classifica del giornale americano.
Resta ancora un po’ e il valore delle parole non dette
di David Zebuloni
Resta ancora un po’ è l’opera prima di Ghila Piattelli, che sa raccontare la vita, la guerra, l’amore per come sono realmente. E sa raccontare le nonne e la loro forza eccezionale.
Alain Finkielkraut: racconto “in prima persona”
di Nathan Greppi
Un’autobiografia intellettuale: il filosofo parigino, figlio di sopravvissuti, anima del maggio francese, poi critico verso certa sinistra antisionista, ripercorre mezzo secolo di impegno civile
Una quantità sproporzionata di Nobel ebrei. Il segreto? L’enorme valore dato allo studio religioso e secolare
di Ugo Volli
Più di un terzo dei premi Nobel di quest’anno sono ebrei o di origine ebraica. Non è un caso: in centovent’anni, più o meno il 20% dei circa 900 premiati condivide la stessa origine. Ma gli ebrei al mondo sono meno del 2 per mille: è una sproporzione che esige spiegazione.