di Redazione
Si è tenuta la sera del 25 giugno l’Assemblea degli iscritti alla Comunità ebraica di Milano, con all’ordine del giorno il Bilancio Consuntivo 2017 e il Budget 2018. Gli sforzi del Consiglio per il risanamento del conto economico mantenendo i servizi
Giunta e Consiglio
Ebrei di Milano, volete continuare ad avere una comunità?
di Ester Moscati
Un appello dei co-presidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani e della vicepresidente Antonella Musatti: pagate i contributi!
Sono 800 gli iscritti alla Comunità che da anni non pagano il contributo dovuto. Un atteggiamento inaccettabile che preoccupa e mette a rischio la sopravvivenza stessa dell’ebraismo milanese. L’impegno del Consiglio per il futuro della CEM
Menzogne e odio antiebraico alla Statale di Milano: la CEM protesta, ma l’Ateneo conferma la manifestazione
Alla Statale di Milano una manifestazione contro la “occupazione della Palestina”: in una lettera al Rettore il disappunto della Comunità Ebraica. Ma l’Ateneo, dopo una riunione di urgenza, ha confermato lo svolgimento della manifestazione.
Festa della Liberazione: il Consiglio discute sulla partecipazione al Corteo del 25 Aprile
di Ester Moscati
Una riunione costruttiva e pacata quella del Consiglio della Comunità, il 10 aprile. L’argomento che ha tenuto banco è stata la partecipazione alla manifestazione del 25 aprile
Un Consiglio ricco di novità e iniziative per i giovani e la Scuola
di Ester Moscati
Progetto Net@ per i liceali, contatti con la Fondazione Lauder per il finanziamento di idee innovative. E ancora la celebrazione dei 70 anni di Israele e incontri con la Città
Consiglio della Comunità: clima surriscaldato e dibattito acceso sui fatti di Piazza Cavour e sul caso Fontana. Sfiduciato Romano, confermato Besso
di Ilaria Myr
Si è conclusa con la mozione di sfiducia da parte del Consiglio nei confronti dell’assessore alla cultura Davide Romano e con la conferma della fiducia al co-presidente Raffaele Besso
Il comunicato di Lechaim
Pubblichiamo il comunicato che il Gruppo Lechaim ha letto durante il Consiglio della comunità ebraica di Milano del 23 gennaio.
Il comunicato di Wellcommunity
In merito al Consiglio della Comunità del 23 gennaio, pubblichiamo il comunicato della lista Wellcommunity.
Servizio Sociale: un aiuto competente, per restituire dignità
Di Vanessa Alazraki
Tre professioniste e una rete di volontari. Gli obiettivi? Resilienza, solidarietà, efficienza. Un appello: dateci una mano!
Comunità di Milano: approvato il Bilancio 2016
di Roberto Zadik
Dal Bilancio consuntivo 2016 presentato in Assemblea staordinaria il 25 luglio emerge una Gestione in perdita, ma si lavora per il pareggio di Bilancio.
Bilancio preventivo 2017: conti migliori, ma c’è bisogno della partecipazione degli iscritti
di Ilaria Myr
Mercoledì 3 maggio si è tenuta l’Assemblea della Comunità per la presentazione dei conti economici preventivi del 2017. Appello a una maggiore partecipazione.
«Vi raccontiamo i risultati ottenuti in un anno: il risanamento economico e quello finanziario»
Taglio dei costi, mutui, chiusura delle pendenze, l’affare Lainati… facciamo il punto con i copresidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani. Aspettando l’assemblea
C’è gente che manda i propri figli a scuola da quattro anni e non ha mai pagato una sola volta la retta. C’è chi ha avuto genitori o nonni per anni in RSA, la Casa di Riposo, e non ha mai saldato il suo debito neppure con un euro. C’è chi ha il fuoristrada e la villa al mare o in montagna ma che “soffre” indicibilmente alla sola idea di mettere mano al portafogli se si tratta di onorare il contributo comunitario che risulta non pagato da tre anni.
Persone che dicono di far parte di questa Comunità, che hanno usufruito di tutti i suoi servizi – Tempio, scuola, cimitero, kashrut, RSA… -, ma che, di fatto, si defilano quando si tratta di far fronte all’impegno preso.
«Anche il Rabbino capo, Alfonso Arbib, ha lanciato un appello accorato per scuotere le coscienze su questo tema, ciò significa che la situazione è davvero grave e urgente». Con queste sentite parole si esprimono i Copresidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani alla vigilia dell’importante Assemblea degli iscritti prevista per fine settembre. Un’Assemblea molto attesa, che darà conto del lavoro fatto dal Consiglio negli ultimi mesi. «Vogliamo raccontare i risultati ottenuti ad oggi. Fatti, non parole. Innanzitutto va detto che i nostri sforzi si sono concentrati su due fronti: il risanamento economico e il risanamento finanziario. Sul fronte economico abbiamo agito tagliando i costi, esternalizzando i servizi (ad esempio la mensa della scuola), incrementando le entrate per arrivare nel breve e medio termine a un pareggio economico», spiegano i Copresidenti Raffaele Besso e Milo Hasbani.
«Ma entriamo nel merito. I risultati più importanti li abbiamo oggi ottenuti sul fronte dei mutui (eliminando l’esposizione dei pregressi conti correnti bancari), e con la chiusura delle pendenze con INPS e INPDAP», spiegano Besso e Hasbani. «L’accensione di due nuovi mutui ci ha consentito di coprire il debito acceso in passato con ben otto banche; quello con gli Enti previdenziali; e infine, quello con i numerosi creditori verso i quali eravamo esposti con 8 milioni e mezzo di euro. Un enorme risultato, questo, che vogliamo portare in Assemblea, un immenso sforzo, un impegno che il Consiglio intero ha sottoscritto.
Tutti consapevoli del fatto che l’aver acceso questi due mutui ci costa 90 mila euro al mese (che rappresenta quota capitale più interessi): questo è quanto dovremo pagare, per 15 anni, a fronte dei due prestiti ottenuti. Ma attenzione: una cifra che sarebbe stata più del doppio se avessimo mantenuto il vecchio status quo, con le otto banche verso cui eravamo debitori e con tassi d’interesse molto alti.
La scelta che è stata fatta da questo Consiglio è stata quella di ricominciare ex novo con questi due mutui al 2 per cento contro i ben più salati tassi d’interesse dei vecchi mutui che andavano dal 5,5 all’8 per cento». Un’altra buona notizia riguarda l’affare Lainati e il rientro delle cifre sottratte dall’ex direttore amministrativo. «Ad oggi, siamo riusciti a recuperare due milioni e mezzo circa di euro e stiamo procedendo giudizialmente contro i beni intestati alla moglie. Inoltre, sull’intera questione, va detto che una delle prime azioni forti è stata quella di bloccare i costi e le spese legali dovute all’esercito di avvocati ingaggiati per gestire l’affare Lainati: con questa misura abbiamo avuto un risparmio di circa 250 mila euro. Fondamentalmente, la decisione di revocare il mandato al precedente pool di legali è scaurita da un cambiamento di strategia remunerativa: oggi, gli avvocati coinvolti lavorano sul risultato ottenuto, secondo il criterio del success fee (se hai successo vieni pagato, viceversa no). Questi diversi piani di risanamento quindi – oltre a tutto ciò che è stato fatto finora-, ci dovrebbero aiutare a raggiungere il tanto sospirato pareggio. Tuttavia, lo ripetiamo, per arrivare a risultati stabili, è necessario che ciascun iscritto insolvente faccia il proprio dovere, si metta una mano sulla coscienza e saldi il proprio debito verso la sua Comunità». (F. D.)