di Anna Balestrieri
Il disegno di legge sostenuto dall’opposizione per sciogliere anticipatamente la Knesset è stato respinto in prima lettura, con 61 voti contrari e 53 favorevoli. Decisivo il passo indietro della maggior parte dei parlamentari ultraortodossi, che hanno scelto di non sostenere l’iniziativa, evitando così un’accelerazione della crisi politica.
Attualità e news
Crisi del governo Netanyahu: lo scontro sulla leva degli haredim può portare allo scioglimento della Knesset
di Anna Balestrieri, da Gerusalemme
I partiti ultraortodossi Shas e Giudaismo Unito nella Torah (UTJ) si preparano a sostenere la proposta di legge per sciogliere la Knesset, la cui lettura preliminare è prevista per oggi, mercoledì 11 giugno 2025 alle 11, ora israeliana. Salvo un cambiamento significativo nella posizione del deputato del Likud Yuli Edelstein (nella foto) riguardo la legge sulla leva obbligatoria, il voto favorevole appare certo.
Israele oltre i 600 giorni: tra conflitto, critica e responsabilità condivisa
di Davide Servi
L’evento, promosso dall’Associazione Italia Israele di Milano, in collaborazione con Lech Lechà e con il patrocinio dell’Associazione Italiana Amici dell’Università di Gerusalemme, ha voluto offrire non solo una fotografia della crisi, ma anche uno spazio di riflessione critica e costruttiva su ciò che Israele, la sua diaspora e la comunità internazionale possono e devono ancora fare.
Caitlyn Jenner (famiglia Kardashian) parteciperà per la prima volta al Pride di Tel Aviv
di Malka Letwin
Seguita sui social da oltre 15 milioni di follower sarà ospite per tre giorni, durante gli eventi del Pride. Nell’iniziativa sono coinvolti i ministeri degli affari esteri e del turismo israeliani e lo stesso comune di Tel Aviv-Jaffa.
Dove la guerra non distingue: Kyiv, tra allarmi e Kiddush
di Davide Cucciati
Arrivato nella capitale, la prima impressione è spiazzante: la città è viva. La gente lavora, i locali sono aperti e i bar pieni. Però, la guerra è sempre presente. Il racconto di un viaggio in Ucraina, paese devastato dalla guerra che cerca di resistere e sopravvivere.
Oltre 200 soldati ebrei caduti per l’Ucraina. L’ultimo è Tzvi-Hirsh Zurgazda
di Davide Cucciati
L’ultimo dei caduti è stato Tzvi-Hirsh Zurgazda di 32 anni. Egli lascia due bambini piccoli, Lev di cinque anni e Elissa di quattro, la moglie Anastasia, la madre Yevgenia Yitzhakovna, le sorelle e un sogno: aprire il primo ristorante kosher stellato Michelin di Odessa.
Francia: un rabbino aggredito due volte in meno di una settimana da un ragazzo palestinese
di Nina Prenda
Elie Lemmel, 63 anni, era seduto al tavolino di un bar a Neuilly-sur-Seine, sobborgo residenziale a ovest di Parigi, quando è stato colpito alla testa con una sedia da un giovane di origine palestinese residente in Germania. Lemmel era già stato aggredito la settimana scorsa a Deauville da tre uomini in stato di ebbrezza che lo avevano colpito.
Il Riformista lancia l’appello ‘Per Israele’ con i primi 650 firmatari e in cinque giorni arriva a oltre 5.000. Qui le istruzioni per aderire
di Redazione
L’elenco dei firmatari sarà aggiornato su Il Riformista nel corso della settimana. Il messaggio all’indirizzo dei manifestanti del 6 e 7 giugno “contro la guerra di Gaza” e “per fermare Israele” è chiarissimo: «Fermate l’odio antisemita, difendete le ragioni di Israele, la sicurezza, la libertà, i diritti degli ebrei in tutto il mondo».
Addio a Helena Weinrauch, l’angelo che danzava dopo Auschwitz
di Marina Gersony
Testimone lucida e coraggiosa della Shoah, è morta a 100 anni. La sua voce è più necessaria che mai, in un tempo in cui l’antisemitismo rialza la testa.
Manifestazione per due popoli al Teatro Franco Parenti: non “contro”, ma “per”
di Sofia Tranchina (testo e foto)
L’iniziativa è arrivata dopo il rifiuto di PD, AVS e M5S di condannare Hamas come movimento terroristico nella manifestazione di Roma, e di prendere posizione contro l’antisemitismo che ancora cova sotto le ceneri dell’antisionismo militante. Intensi gli interventi dell’ex ostaggio Aviva Siegel e del dissidente palestinese Hamza Howidy.
Ucei. “Manifestazioni per Gaza: cosa ci aspettiamo”
di R.I.
In un comunicato accorato, la presidente Noemi Di Segni esprime le preoccupazioni del mondo ebraico italiano per la guerra a Gaza, i civili morti da ambedue le parti, ma anche per la scelta di portare solo le bandiere palestinesi nelle manifestazioni del 7 giugno. E non solo.
Tensioni tra Libano e Israele per raid su infrastrutture Hezbollah, mentre a Tel Aviv continuano le proteste
di Anna Balestrieri
I raid nella periferia di Beirut hanno preso di mira strutture sotterranee collegate alla produzione di droni di Hezbollah, proprio alla vigilia della festività musulmana di Eid al-Adha. Continuano le proteste contro il governo e la guerra, e la richiesta di liberare gli ostaggi, mentre emerge la notizia che Netanyahu ha attivato un gruppo anti-Hamas a Gaza.