di Pietro Baragiola
L’organizzazione no-profit Creative Community for Peace (CCFP) ha richiesto alla National Academy of Television Arts & Sciences (NATAS) di revocare la nomination agli Emmy Awards 2024 per Bisan Atef Owda, la giornalista palestinese legata al Popular Front for the Liberation of Palestine (PFLP).
Mondo
Kamala Harris e la sfida Shapiro: perché ha scelto Walz?
di Redazione
La scelta di Kamala Harris di nominare Tim Walz, governatore del Minnesota, come suo candidato vicepresidente, è una decisione che ha deluso i sostenitori del governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro. Nonostante questa battuta d’arresto, il futuro di Shapiro resta promettente.
Israele e Taiwan, una storia comune di sopravvivenza
di Nathan Greppi
Le relazioni sino-israeliane sono sempre state assai ambigue: se sul piano economico la Cina è il principale partner commerciale d’Israele in Asia, sul piano politico il governo di Pechino ha fortemente attaccato l’intervento israeliano a Gaza. Taiwan invece sembra essersi avvicinata ad Israele dopo il 7 ottobre
J’accuse: come un titolo può cambiare la realtà. Percezione e propaganda nella stampa internazionale
di Sofia Tranchina
Accuso i media che, per motivi politici o per disattenzione, hanno condotto una campagna abominevole, ingannando l’opinione pubblica e oscurando la cronologia dei fatti. Accuso le testate che svendono la verità per un titolo accattivante ma fuorviante, senza preoccuparsi di ciò che il lettore comprende. Accuso i giornalisti che scelgono sinonimi ingannevoli
Libertà religiosa sotto attacco: rabbino arrestato in Irlanda per circoncisione. Un ritorno agli spettri del passato nazista?
di Redazione
Un rabbino britannico è stato arrestato martedì scorso in Irlanda per aver eseguito una circoncisione su un bambino. L’episodio invia un chiaro messaggio: gli ebrei non sono più i benvenuti in Irlanda
L’esperto Kobi Michael: Israele è pronta per questo tipo di guerra e sente che può vincerla
di Ludovica Iacovacci
Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas è stato ucciso da un ordigno piazzato nella sua residenza a Teheran. La notizia è particolarmente importante perché gli israeliani (che non hanno rivendicato) sarebbero riusciti a colpire il responsabile del pogrom del 7 ottobre, ma anche perché ciò è avvenuto in Iran
L’assassinio di Ismail Haniyeh: una scommessa rischiosa con possibili scenari di de-escalation
di Redazione
L’uccisione di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, seguita dall’eliminazione del comandante militare di Hezbollah, Fuad Shukr, da parte di Israele, segna una mossa audace e rischiosa che potrebbe avere effetti disastrosi o, al contrario, avviare un processo di de-escalation in un Medio Oriente già carico di tensioni.
Colpiti i vertici di Hamas e Hezbollah: Israele si avvicinerà alla testa del serpente?
di Sofia Tranchina
I tentacoli della piovra e la testa del serpente: eliminati nel giro di due giorni i due leader del terrorismo Ismail Haniyeh (Hamas) e Fuad Shukr (Hezbollah), Israele avanza nella sua rivalsa contro la Repubblica Islamica. Dopo aver giurato al mondo di chiudere la partita con Hamas solo una volta eliminati i leader responsabili del massacro del 7 ottobre.
Il capo di Hamas Ismail Haniyeh, “mente” del 7 ottobre, ucciso a Teheran. Aveva detto: “Il sangue dei bambini palestinesi è utile alla causa”
di Redazione
Il 27 ottobre aveva detto, dal suo “esilio” dorato di Doha: “Il sangue delle donne, dei bambini e degli anziani palestinesi… siamo noi che abbiamo bisogno di questo sangue per risvegliare lo spirito rivoluzionario dentro di noi, per spingerci avanti”. Ecco chi era Ismail Haniyeh, capo del movimento terroristico Hamas, responsabile della strage perpetrata il 7 ottobre in Israele, 1300 morti, quasi 300 rapiti di cui ormai centinaia uccisi, oltre 7000 feriti.
Imbarcazioni sulla Senna, celebrazioni e fischi: la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024
di Pietro Baragiola
Venerdì 26 luglio si è ufficialmente tenuta la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, un evento che ha visto oltre 7000 atleti sfilare in una magnifica parata in barca lungo la Senna. Il conflitto tra Israele e Gaza e l’aumento degli attacchi antisemiti ha innalzato ai massimi livelli le misure di sicurezza dell’evento, rivolte particolarmente alla sicurezza della nazionale israeliana
Germania: nuove misure di espulsione per chi sostiene il terrorismo online
di Redazione
Il governo tedesco ha approvato una proposta del Ministero degli Interni che permette l’espulsione e la deportazione degli stranieri che sostengono atti terroristici. La radicalizzazione non è un fenomeno nuovo, ma negli ultimi anni è diventato una minaccia più grave: la comunicazione online ha reso la vita più facile per i terroristi
Il discorso di Netanyahu spacca il Congresso tra polemiche, critiche e applausi bipartisan
di Marina Gersony
Rivolgendosi per la quarta volta nella sua carriera a una sessione congiunta del Congresso a Washington, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha sfruttato gran parte del discorso per inquadrare l’Iran come la forza trainante della violenza in Medio Oriente














