di David Fiorentini
Una classe della scuola ebraica Chabad di Punta Gorda è stata incendiata e vandalizzata con la lettera “J” pitturata sulle pareti dell’edificio. Mentre a New York, due studenti della Syracuse University hanno fatto irruzione a una cena di Rosh HaShanà della confraternita ebraica Zeta Beta Tau, lanciando carne di maiale.
Mondo
A New York la campagna “Remember October 7” per non dimenticare le atrocità (negate) di Hamas
di Malka Letwin
La campagna su larga scala ha sfilato con decine di cartelloni pubblicitari e camion, con la scritta in inglese “Remember October 7”, nei pressi della sede delle Nazioni Unite e nella centralissima Times Square.
Netanyahu all’ONU: “No a uno Stato palestinese, Israele non si piegherà”
di Anna Balestrieri
All’ONU, il discorso è stato accolto da una massiccia protesta diplomatica: decine di delegati hanno lasciato l’aula in segno di dissenso, in particolare da paesi arabi, africani e da alcune delegazioni europee. Nonostante il boicottaggio, Netanyahu ha denunciato le decisioni recenti di riconoscere la Palestina come Stato, definendole un “incoraggiamento al terrorismo”.
Quegli artisti francesi che si oppongono a Macron sulla Palestina
di Nathan Greppi
La classe artistica e intellettuale francese dimostra di presentare al suo interno uno “zoccolo duro” di voci molto più libere e coraggiose rispetto al conformismo imperante tra le loro controparti italiane: mentre in Italia gli artisti fanno a gara per solidarizzare con Gaza ma quasi nessuno mostra empatia per gli ostaggi israeliani, in Francia ci sono anche intellettuali come Michel Houellebecq, Alain Finkielkraut e Michel Onfray che denunciano il clima di antisemitismo nel paese.
Un report svela i rapporti tra la Flotilla e Hamas
di Nathan Greppi
Un rapporto dal titolo Waves of Hate: The Terror Flotilla ha messo in luce i legami esistenti tra i capi della Global Sumud Flotilla e alti dirigenti di Hamas e della Jihad Islamica palestinese. La vera leadership è composta da individui che presentano legami assai documentati con Hamas e i Fratelli Musulmani.
Alla Sorbonne studenti esclusi da gruppo WhatsApp: hanno cognomi che sembrano ebraici e quindi sono “sionisti”
di Ilaria Myr
Il fatto, accaduto il 15 settembre e riportato da tutti i media francesi, non ha avuto alcuna eco su quelli italiani, nonostante la sua gravità. Mentre a fine agosto un altro gruppo WhatsApp del prestigioso ateneo aveva lanciato un sondaggio. “Gli ebrei, pro o contro?”. Dura la condanna dell’Ateneo.
La flottiglia per Gaza attaccata in mare. Italia invia una nave militare. Israele rivendica il blocco
di Nina Deutsch
La Global Sumud Flotilla denuncia aggressioni al largo di Creta. Il ministro della Difesa Guido Crosetto invia la fregata Fasan per proteggere i cittadini a bordo. Cresce il dibattito sulla legalità del blocco israeliano.
Un vertice mondiale per la soluzione a due Stati: il riconoscimento della Palestina divide la comunità internazionale
di Anna Balestrieri
Dopo Regno Unito, Canada, Portogallo e Australia, che domenica hanno riconosciuto formalmente lo Stato di Palestina, oggi altri sei Paesi — Francia, Belgio, Lussemburgo, Malta, San Marino e Andorra — sono pronti ad annunciare lo stesso passo. In Europa sono contrarie Italia e Germania.
Hamas giustizia tre uomini accusati di collaborare con Israele in uno spettacolo pubblico
di Nina Prenda
I video mostrano tre uomini bendati con le mani legate, circondati da una grande folla che includeva bambini. Uno dei terroristi nel video afferma che gli uomini erano “collaboratori che hanno tradito la loro patria e hanno teso una mano all’occupazione per uccidere la loro gente”.
“Gli ebrei hanno fatto l’11 settembre”: tre sinagoghe vandalizzate in Canada
di David Fiorentini
Tre sinagoghe di Halifax, in Canada, sono state vandalizzate con svastiche e la scritta “Jews did 9/11” (“Gli ebrei hanno fatto l’11 settembre”). Ad essere colpite sono state la Shaar Shalom Congregation, il tempio ortodosso Beth Israel e il centro Chabad of the Maritimes.
UN Watch accusa: Hamas dentro UNRWA. Ma la vera sfida è più profonda e culturale
di Davide Cucciati
Secondo un dettagliato rapporto diversi leader sindacali e direttori scolastici legati a Hamas hanno esercitato un’influenza sistematica sull’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Mentre cresce il malcontento dei gazawi nei confronti di Hamas.
Analisi smentisce il rapporto ONU sul “genocidio” a Gaza
di Nathan Greppi
Secondo l’analista John Spencer del sito Washington Free Beacon , “il rapporto non tratta Hamas come un’organizzazione terroristica e con un apparato militare, e fa solo un vago riferimento agli “attacchi nel sud d’Israele del 7 ottobre”, dicendo che “non rappresentavano una minaccia esistenziale”. Per il rapporto ONU, inoltre, a Gaza esiste solo una popolazione civile, senza menzionare le migliaia di combattenti di Hamas, né l’arsenale bellico che possedevano.














