Il regista e produttore Steven Spielberg

Spielberg, “oggi impedire la Shoah è possibile” al Times of Israel per i 25 anni da “Schindler’s list”

di Roberto Zadik
Fra una settimana, il prossimo 18 dicembre, il grande regista ebreo americano Steven Spielberg compie 72 anni e 25 anni fa firmava uno dei suoi capolavori “La lista di Schindler” che usciva con enorme successo nel 1993. In una recente intervista alla NBC e al giornalista tv Leslie Holt riportata dal Times of Israel il versatile cineasta ha affrontato tematiche attuali collegando la pellicola alla situazione di intolleranza attuale. Egli ha commentato la tragedia di Pittsburgh come un esempio di odio crescente  lanciando un messaggio decisamente forte. “L’odio porta al genocidio e quello che è successo nella Seconda Guerra mondiale potrebbe ancora ripetersi.” Proseguendo, il noto autore di campioni di incasso hollywoodiani capace di alternare generi completamente diversi,  dalla fantascienza al film d’azione, soffermandosi sul tema dell’odio ha menzionato il massacro alla sinagoga “Tree of life” come un chiaro segnale dell’incremento delle ideologie rancorose”. A questo proposito ha specificato “quando l’odio collettivo e si industrializza ne consegue il genocidio”. “Dobbiamo” ha continuato “ a mio parere  considerare più seriamente quello che abbiamo fatto precedentemente”.

A 25 anni da “Schindler’s List”

L’intervista è stata pubblicata dal sito israeliano in occasione della riproposizione del film “La lista di Schindler” nel 25esimo anniversario dalla sua uscita. Confrontando l’epoca della pellicola e il contesto attuale, Steven Spielberg ha evidenziato “la maggiore presenza di rischi rispetto a quel periodo”. Nella trama, molto emozionante e recitata da un cast di attori di grande espressività – da Liam Neeson nella parte di Schindler, a Ralph Fiennes che impersonava lo spietato gerarca nazista fino a Ben Kingsley, già visto come protagonista del kolossal “Gandhi” – viene ricordato il contributo dell’industriale Schindler nel salvare più di mille ebrei dai lager impiegandoli nella sua azienda.

Girato principalmente in Polonia, il film ha vinto 7 premi Oscar fra cui quello di Miglior Film e per Spielberg Miglior Regista. L’impegno del regista nel girare questa pellicola  l’ha portato, come riporta il “Times” nell’articolo a  altri importanti traguardi. Fra questi egli ha realizzato la Fondazione USC Shoah impegnata in questi anni nella meticolosa registrazione di numerose interviste a più di 55mila sopravvissuti e testimoni della Shoah. In conclusione egli ha sottolineato “non penso che farò mai qualcosa di così importante” riguardo al film “ del quale sarò per sempre molto fiero”.