di Pietro Baragiola
Giovedì 29 maggio allo Studio Annette di Tel Aviv, l’Opera Israeliana presenterà un concerto di beneficenza i cui profitti verranno devoluti al sostegno dei bambini israeliani rimasti orfani durante il massacro del 7 ottobre.
“Questo evento è più di una semplice esibizione musicale: è un atto di profonda compassione, un abbraccio collettivo ai bambini che hanno sofferto così tanto” ha affermato l’amministratore delegato dell’Opera, Zach Granit (nella foto), durante la sua intervista rilasciata al Jerusalem Post. “È una serata che offre alla comunità l’opportunità di dimostrare il proprio sostegno, contribuendo a costruire un futuro in cui queste giovani vite possano guarire, ricostruirsi e trovare speranza in mezzo al dolore.”
Il nuovo concerto si unirà alle 8 produzioni che la compagnia ha annunciato per la stagione 2025. Alcuni di questi successi sono già andati in scena, come Otello di Verdi (2 febbraio), Theodor di Ido Ricklin (2 marzo), La Bohème di Puccini (23 marzo) e Ariadne auf Naxos di Richard Strauss (19 maggio), mentre altri sono previsti nei prossimi mesi: Turandot di Puccini (25 giugno), Mothers di David Sebba (21 luglio), L’elisir d’amore di Donizzetti (7 novembre) e Peter Grimes di Britten (6 dicembre).
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Il programma della serata
Il concerto di beneficenza inizierà alle ore 20.00 e includerà brani abilmente selezionati che hanno come protagonista la resistenza dello spirito umano: Songs of Travel di Ralph Vaughan Williams, diversi adattamenti delle opere Billy Budd, Peter Grimes e War Requiem di Benjamin Britten e le amate Old American Songs di Aaron Copland.
Uno dei numerosi ospiti che presenzieranno all’evento sarà il celebre tenore britannico Peter Wood, noto per le sue magistrali interpretazioni nei teatri di tutto il mondo tra cui la Royal Opera House di Covent Garden. Wood a sua volta sarà affiancato sul palco dal pianista israeliano Daniel Chervinsky, ex allievo della storica Buchman Mehta School of Music dell’Università di Tel Aviv nonché membro stimato dello staff artistico dell’Opera.
Non è la prima volta che l’Opera Israeliana si prodiga per sostenere le vittime dell’attacco di Hamas: in occasione della Giornata mondiale dell’opera 2023, la compagnia ha riarrangiato il brano Bring Him Home del musical Les Misérables dedicandolo agli ostaggi israeliani e facendolo cantare ai solisti Anat Czarny e Oded Reich, i cui amici e famigliari sono stati direttamente colpiti dalle barbarie dei terroristi. Nei mesi seguenti l’Opera ha anche dedicato una performance di Somewhere di West Side Story, cantata da 30 solisti arabi ed ebrei, uniti nella speranza di un futuro privo di guerre.
“Se qualcuno vuole imparare come costruire la pace e le buone relazioni venga ad ascoltare la nostra Opera” ha affermato Granit.
La collaborazione con l’Israeli Children’s Fund
Il nuovo concerto è stato organizzato in collaborazione con l’associazione “Wrapped in Love” (Atufim B’Ahava), nota anche come Israeli Children’s Fund (ICF) e fondata pochi giorni dopo l’attacco di Hamas.
La missione principale di questa organizzazione è costruire una rete di sostegno finanziario e professionale più completa possibile attorno ad ogni bambino rimasto solo, per permettergli di superare l’immenso dolore subito e di avere tutti i mezzi per ottenere la vita che desidera.
“Molti di questi bambini non hanno solo perso i loro famigliari ma hanno anche assistito ad orrori indicibili, dovendo dire addio alle loro case, alle loro comunità e al loro senso di sicurezza” ha dichiarato l’associazione nel suo ultimo comunicato stampa. “L’Israeli Children’s Fund si impegna per fornire aiuti concreti volti a ricostruire questi mondi distrutti e insieme all’Opera Israeliana contiamo di raggiungere presto quest’obiettivo.”