Per la prima volta, il ciclismo d’Israele vince una tappa del Giro d’Italia

di Paolo Castellano

Ci stavano provando da 5 anni, e poi finalmente è arrivata la prima vittoria al Giro d’Italia. Il 10 ottobre, il corridore inglese Alex Dowsett ha vinto l’ottava tappa del Giro, inaugurando il primo podio per il team ciclistico israeliano Israel Start-Up Nation. L’atleta ha battuto i suoi avversari ottenendo un tempo di 4 ore e 50 minuti.

Come riporta Israel21c, Dowsett si è aggiudicato la tappa da Giovinazzo-Vieste del Nord Italia lunga 200 km, superando 5 corridori in fuga. Anche il compagno di squadra, l’austriaco Matthias Brändle, ha ottenuto un ottimo risultato arrivando quinto. Dunque, uno storico risultato per un team proveniente da Israele che ha raggiunto la prima vittoria in una competizione sportiva di rilievo.

«Matthias e io non abbiamo mai smesso di crederci. Avrebbe potuto vincere anche lui», ha sottolineato Dowsett nel dopo gara ai giornalisti, dimostrando grande generosità. L’atleta inglese è inoltre un simbolo sportivo perché nella sua carriera, ricca di traguardi e premi, è riuscito a combinare la propria emofilia con la fame agonistica. Un esempio per i futuri appassionati di ciclismo su strada.

Ron Baron, uno dei proprietari del team ciclistico israeliano, ha espresso soddisfazione per la vittoria raggiunta: «Quando abbiamo fondato questa squadra solamente 5 anni fa, sognavamo di raggiungere questo momento. Siamo un team di sognatori che trasformano i loro sogni in realtà, uno per uno. L’avvenimento storico di oggi darà forma al nostro più grande obiettivo: avvicinare la prossima generazione di giovani israeliani a questo bellissimo sport».

La squadra di ciclismo Israel Start-Up Nation ha già partecipato ad altre gare prestigiose. La scorsa estate il team israeliano ha corso il Tour de France con l’atleta Guy Niv, che è stato il primo corridore israeliano a completare la nota competizione ciclistica francese. Secondo i giornali sportivi, nel 2021 il campione Chris Froome firmerà un contratto con gli israeliani che non vedono l’ora di conquistare altre vittorie.