Emanuele Fiano: “Siamo stati un pò vecchi…”

di Riccardo Hoffman

Innanzitutto i complimenti per la tua rielezione!
Poi, naturalmente, il tuo parere sul risultato di queste elezioni e le ragioni che, a tuo avviso, lo hanno determinato.
E’ indubbiamente una grande affermazione del Movimento 5 Stelle, anche se il dato tecnico dice che il PD è primo sia alla Camera che al Senato, per numero di seggi e per voti. Il problema è che questi numeri non consentono alla coalizione PD-SEL l’autonomia di governo. Il movimento di Grillo è il primo partito italiano ed il suo exploit ha condizionato il risultato di tutti gli altri.
L’analisi tecnica e’ che nell’ultimo mese il Movimento 5 Stelle ha tolto al PD 5-6 punti, soprattutto in alcune regioni dove eravamo convinti avrebbe vinto il PD con SEL – penso alla Puglia, alla Campania, alla Calabria. In queste regioni invece ha vinto il PDL, dimostrando con questo, la capacità di resistenza e affermazione che ha questo partito. Va detto, comunque, che il PDL rispetto al 2008 ha perso milioni di voti…
L’analisi politica e’ che, in generale, siamo stati un pò “vecchi”, non abbiamo avuto abbastanza occhi ed orecchi per intercettare la rabbia che cresceva nel paese – per la crisi economica, ma anche per alcuni dei provvedimenti presi dal governo tecnico. Abbiamo avuto l’illusione ottica che le primarie rappresentassero una crescita strutturale del voto a favore del PD. In realtà, il successo delle primarie è stata
una “faccenda” tutta interna al partito, che ha riguardato i suoi militanti.

Come giudichi politicamente il Movimento 5 Stelle e come pensi che si comporterà nei prossimi mesi?
Per ora sono un’incognita. Sui temi interni, come riduzione dei costi della politica ed innovazione possiamo avere un pensiero comune. La mia personale preoccupazione e’ la politica internazionale, per quello che Grillo ha dichiarato, per esempio, a proposito dell’Iran…

Pensi che se Renzi avesse vinto le primarie sarebbe andata meglio ?
Non sono così sicuro che sarebbe cambiato molto, anche se stimo Renzi. E poi le primarie hanno scelto Bersani.  Grillo è e rimane una forte tendenza, di quelle che difficilmente possono essere fermate da un singolo, anche con grandi capacità di comunicazione.

Come vedi i riflessi della crisi economica e politica che l’Italia sta attraversando sulla vita della Comunità ebraiche italiane (molti ebrei stanno emigrando…)?
I riflessi economici sono gli stessi che vivono gli altri italiani e per i rapporti con il nuovo Parlamento ritengo che siano ormai storicamente radicati positivamente. Non posso parlare per Grillo ovviamente, ma non intravedo problemi.