Dominic Raab. Il nuovo primo ministro inglese ad interim con origini ebraiche

di Paolo Castellano

Il 6 aprile il primo ministro inglese Boris Johnson si è trasferito in ospedale per ricevere adeguate cure per il Covid-19 che ha contratto nelle ultime settimane di marzo. La notizia ha fatto il giro di tutti i media del globo. Chi sostituirà Johnson? Come riporta JTA, il sostituto si chiama Dominic Raab ed è l’attuale ministro degli Esteri del Regno Unito. Raab ha origini ebraiche poiché suo padre era un sopravvissuto alla Shoah che negli anni Trenta si trasferì in Gran Bretagna per sfuggire alle persecuzioni naziste.

L’Inghilterra non ha più avuto un ministro ebreo dal 1880, da quando Benjamin Disraeli si ritirò a vita privata abbandonando la politica. Oggi Raab con le sue origini ebraiche si appresta a guidare il Regno Unito in una fase particolare, ovvero quella legata all’emergenza Covid-19. Durante la sua prima conferenza stampa, il primo ministro ad interim ha dichiarato che Johnson “sta ricevendo un trattamento con dell’ossigeno e che sta respirando senza assistenza”. «Boris Johnson riuscirà a guarire perché se c’è una cosa che so di questo primo ministro è che lui è un combattente e tornerà in breve tempo a guidarci in questa crisi», ha sottolineato Raab.

Dunque a prendere le redini dell’Inghilterra, almeno per questa settimana, sarà un ministro con note origini ebraiche. Il padre di Raab si chiamava Peter ed è stato un rifugiato ebreo che nel 1930 emigrò in Gran Bretagna all’età di 7 anni. Peter proveniva dalla Cecoslovacchia che negli anni del nazismo venne occupata dalle truppe di Adolf Hitler a seguito dell’Anschluss (annessione) dell’Austria da parte della Germania nazista nel marzo del 1938. Peter Raab è morto nel 1986 quando suo figlio aveva 12 anni, riporta il Daily Mail.

Dominic Raab ha 46 anni e non si ritiene un ebreo. Raramente ha parlato del suo background famigliare. In diversi dibattiti politici, l’attuale primo ministro ad interim ha però fatto riferimento alla storia del padre fuggito dal nazismo per invocare politiche di controllo a sostegno dell’immigrazione. Come Boris Johnson, Raab è sempre stato a favore della Brexit.