Il quadro di Paolo Uccello rubato dai nazisti all'ebreo Fritz Guttman

Ai legittimi eredi il quadro di Paolo Uccello che i nazisti rubarono a un ebreo

di Nathan Greppi
Oltre a discendere da un’importante famiglia di banchieri ebrei tedeschi, Fritz Gutmann era anche un grande collezionista di dipinti di grandi autori italiani e francesi. Durante la Seconda guerra mondiale dirigeva una banca ad Amsterdam e l’11 febbraio 1942, a seguito dell’invasione tedesca dell’Olanda, i nazisti lo costrinsero a vendere tutti i suoi dipinti, che vennero spartiti persino tra lo stesso Hitler e il Ministro dell’aviazione Hermann Goring. Nel 1944, Gutmann morì nel campo di concentramento di Theresienstadt, e poco tempo dopo sua moglie Louise subì la stessa sorte ad Auschwitz.

76 anni dopo, come riporta il settimanale inglese The Observer, il primo quadro mai acquistato da Gutmann potrebbe tornare ai legittimi eredi. Ciò dopo che una famiglia italiana di collezionisti d’arte, che aveva acquistato il quadro da un commerciante milanese alla fine degli anni ’50, ha scoperto la verità sulla sua storia: si tratta del dipinto Battaglia sulle rive del fiume di Paolo Uccello, pittore toscano vissuto nel ‘400. Siccome erano intenzionati a venderlo, la famiglia in questione ha chiesto alla casa d’aste inglese Sotheby’s di contattare i discendenti dei Gutmann in modo da trovare un accordo.

Fritz Gutmann aveva un figlio, Bernard, che durante la guerra viveva già in Inghilterra e aveva anglicizzato il cognome in “Goodman”, e che aveva cercato invano di ritrovare i quadri del fratello fino alla morte, avvenuta nel 1994. Simon Goodman, figlio di Bernard e nipote di Fritz, ha dichiarato all’Observer di aver provato forti emozioni nello scoprire che il quadro esisteva ancora: “Posso toccare qualcosa che mio nonno toccava e amava profondamente.”

Da comune accordo tra le due parti, il quadro verrà messo all’asta martedì 28 luglio: “Se fossimo ancora la ricca famiglia che eravamo prima della guerra, questo è qualcosa che avrei sicuramente tenuto con me.” Il ricavato della vendita sarà ripartito in parti uguali tra i Goodman e i proprietari italiani.

Le ricerche per i quadri perduti della famiglia Gutmann non si sono mai fermate: dopo la morte di Bernard, i figli hanno scoperto le sue ricerche e le hanno portate avanti, tanto che già nel 2015 Simon scrisse un libro in merito, The Orpheus Clock.