Addio a Felice Besostri, amico di Israele e degli ebrei

di Sergio Di Veroli
È con dolore che comunico la scomparsa a Milano del sen. avvocato Felice Besostri, avvenuta il 6 gennaio. Besostri, fu un grande amico di Israele e delle Comunità ebraiche.

Eletto senatore della Repubblica nel 1996, carica che detenne fino al 2001, lui, che conoscevo da molti anni, mi chiese cosa potesse fare per il mondo ebraico italiano. Lo presentai a Tullia Zevi, allora Presidente dell’UCEI, e all’avv. Tedeschi, all’epoca assessore responsabile amministrativo dell’UCEI, che approfittando della sua offerta gli chiesero, in quanto senatore esperto di diritto amministrativo e sensibile ai diritti delle minoranze, di aiutare l’Unione a risolvere, dal punto di vista legislativo, una situazione finanziaria pericolosa, creata da vecchie e nuove leggi assai dannose per il mondo ebraico.

Era l’epoca delle nuove Intese dello Stato con la Comunità ebraica e in cui finalmente vennero istituite, a ben 50 anni di distanza dagli eventi, leggi a favore dei perseguitati dell’epoca fascista. Una di queste risolveva finalmente per i perseguitati ebrei il problema della continuità dei versamenti pensionistici nel periodo ’38-’45; solo che, per un intrico di leggi strane, gli oneri, invece di essere addebitati all’INPS, venivano addebitati agli Enti locali (normalmente Regioni, Comuni ecc.). Questa situazione metteva finanziariamente in grande imbarazzo la Comunità ebraica italiana: infatti, per i propri dipendenti che avevano i requisiti prescritti, essa era obbligata a dar loro questa facoltà, ma poiché le Comunità sono Enti privati esse avrebbero dovuto provvedere da sole a tali oneri. Besostri, durante il suo mandato, riuscì a fare approvare una modifica alla legge che toglieva tale onere alle Comunità. Sappiamo che fece approvare altri provvedimenti che scaricarono in buona parte la UCEI da una serie di tasse pregresse di cui fino allora non era esente, a differenza della Chiesa Cattolica.

Besostri era anche dal 2005 segretario nazionale dell’Associazione “La Sinistra per Israele”, che opera per far distinguere nettamente la posizione di odio preconcetto antiisraeliano di una certa parte della sinistra estrema, da quella della sinistra democratica italiana.

Il ricordo suo e del suo impegno per Israele e per la Comunità ebraica italiana sia di benedizione.