Mosca, un Limmud da record

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di Ilaria Ester Ramazzotti

limmudMOSCA – Quasi 1500 partecipanti hanno animato spazi, lezioni e conferenze dell’edizione 2015 del Limmud svolto dal 23 al 26 aprile a Mosca. Il Limmud più numeroso mai organizzato fuori dal Regno Unito, patria dell’evento dedicato all’educazione ebraica.

“Un risultato straordinario considerando che qui nove anni fa nessuno aveva mai sentito parlare di noi”, ha detto al Jerusalem Post Chaim Chesler, fondatore e presidente dell’associazione no-profit Limmud FSU fondata nel 2006, aggiungendo che solo trent’anni fa “la vita ebraica era completamente sotto terra” in Russia. Un terzo degli iscritti al convegno di quest’anno ha partecipato per la prima volta, come riporta Alexander Piatigorsky, co-fondatore del primo Limmud di Mosca svoltosi nel 2006.

Numerosi e differenti, per formazione e background, sono stati i relatori intervenuti, fra i quali il rabbino chabad Alexander Boroda e la rock star Andrey Makarevich. La ‘tre giorni’ di studio e di incontro è stata altresì caratterizzata da una tavola rotonda di veterani di guerra ebrei che settanta anni fa parteciparono alla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz.

Chaim Chesler ha inoltre definito il Limmud 2015 di Mosca un “grande successo” nonché “parte degli sforzi intrapresi per sensibilizzare l’opinione pubblica europea contro l’antisemitismo”, sforzi concretizzati anche attraverso “l’adesione a una campagna” che invita a indossare kippot e simboli ebraici in pubblico condotta dalla European Jewish Association e dal quotidiano Jerusalem Post. La campagna, che si svolge online, invita ebrei e non ebrei a indossare simboli ebraici per le strade filmando se stessi in cammino, per poi postare i video su internet allo scopo di contrastare l’antisemitismo in Europa.