L’Ucraina ha un primo ministro ebreo, il 38enne Volodymyr Groysman

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di Nathan Greppi

 

grosymanIl Verkhovna Rada (“Consiglio Supremo”, il parlamento ucraino) ha confermato la nomina di Volodymyr Groysman come nuovo primo ministro nel tentativo di stabilizzare il paese, lacerato dalla guerra ormai da due anni.

Secondo il sito European Jewish Press, il parlamento aveva votato con 257 voti a favore delle dimissioni del precedente primo ministro Arseniy Yatsenyuk, che secondo il presidente Poroshenko ha perso la fiducia del popolo.

Il suo successore, il 38enne Groysman, è il primo ebreo e la persona più giovane a coprire tale carica in Ucraina.

Il governo che intende formare potrebbe porre fine a mesi di lotte interne per combattere la corruzione e per ottenere miliardi di dollari in prestiti dall’estero. Tuttavia i riformisti hanno espresso la loro preoccupazione riguardo all’espulsione dal gabinetto di importanti tecnici sostenuti dall’occidente.

Nel corso del suo primo discorso come primo ministro Groysman, fortemente in linea con le idee del presidente Poroshenko, ha dichiarato che i suoi principali obiettivi sono di sconfiggere la corruzione e rafforzare i legami con l’Occidente.

“Conosco le minacce che dobbiamo affrontare. In particolare vorrei dare rilievo a tre minacce: la corruzione, un governo inefficiente e il populismo, che non sono minacce meno pericolose del nemico nell’Ucraina orientale” ha dichiarato riferendosi ai separatisti filo­russi di Donbass. Ha poi aggiunto: “Vi mostrerò cosa vuol dire guidare veramente un paese”.

Groysman, in passato anche imprenditore e avvocato, è l’ex sindaco della città di Vinnytsia, nell’Ucraina centrale, dove frequenta regolarmente la sinagoga della comunità locale.

In un’intervista con i media ucraini, Groysman ha parlato di come suo nonno Isaac fosse sopravvissuto all’Olocausto, fingendosi morto mentre i nazisti lo gettavano in una fossa comune.

Il 27 Gennaio, nel Giorno della Memoria, ha chiesto agli altri membri del parlamento di rispettare un minuto di silenzio per ricordare le vittime della Shoah. Quella è stata la prima volta che un simile gesto abbia avuto luogo.