L’ipocrisia del Festival spagnolo contro il cantante ebreo Matysiahu

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art_matisyahu_030714Prima la cancellazione del suo concerto, perché “sionista”. Poi, dopo le polemiche, il dietro front e le scuse: Matysiahu può cantare al  festival musicale Rototom Sunsplash a Benicàssim (regione di Valencia). Il cantautore ebreo americano si era visto negare la partecipazione al Festival reggae, dopo che gli organizzatori avevano ceduto alle pressioni di un gruppo di attivisti spagnoli del movimento BDS, che accusano Matisyahu di “aver difeso i crimini di guerra di Israele e le sue disgustose violazioni dei diritti umani”.

Immediate le reazioni del governo di Madrid, di quello della regione di Valencia, delle comunità ebraiche e delle ambasciate di Israele e Stati Uniti.

In una nota pubblicata sul sito del festival si legge: “Il Rototom rifiuta l’antisemitismo e qualsiasi tipo di discriminazione religiosa. Il Rototom riconosce il suo errore, risultato della campagna di boicottaggio, pressioni, minacce e coazione”.