La vignetta norvegese contro la circoncisione “che avrebbe fatto piangere lacrime di gioia a Hitler”

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“Daglabet” è uno dei giornali più venduti della Norvegia, il terzo per numero di vendite. “Daglabet” nei giorni scorsi ha pubblicato fra le sue pagine, una vignetta così antisemita e truculenta che è stato detto, “avrebbe fatto piangere lacrime di gioia a Hitler e Himmler”.

Tema della vignetta è la circoncisione dei neonati: al centro della scena, una donna con in mano un libro sporco di sangue; un bambino disteso su un tavolo e alle sue spalle un uomo (molto simile ad un rabbino) che con un forcone a tre punte lo colpisce sulla fronte. Una mano da fuori scena intanto taglia le punte dei piedi del bambino  “Maltrattamento? dice la donna, “No questa è la tradizione, una parte importante della nostra fede! ” Un poliziotto, osservando la scena da una porta, risponde alla donna dicendo: “La fede? Oh sì, allora è tutto a posto” mentre un secondo poliziotto si scusa per l’interruzione.

Per il Centro Wiesenthal si tratta di una rappresentazione in cui è evidente l“accusa del sangue” e come tale quindi va denunciata.  Il rabbino Abraham Cooper, socio decano del Centro Simon Wiesenthal, ha chiesto al governo norvegese la condanna di una simile vignetta. “Invitiamo i leader norvegesi a denunciare questo incitamento all’odio e soprattutto a sollecitare il difensore civico per i diritti dei bambini a denunciare questa denigrazione scandalosa di un rito ebraico fondamentale che risale ai tempi biblici di Abramo”, ha detto Cooper.

In una email inviata al MIFF, un’organizzazione norvegese pro-Israele, il vignettista, Tomas Drefvelin, ha detto che non intendeva disegnare degli ebrei e che la sua caricatura voleva essere “non una critica verso una specifica religione o nazione, ma una critica delle religioni in generale”. “Il cappello, la barba dell’uomo, conferiscono all’immagine un carattere religioso” ha aggiunto Drefvelin per discolparsi.

Ervin Kohn, presidente della comunità ebraica norvegese, ha dichiarato alla JTA (Jewish Telegraph Agency) che in Norvegia, “non è raro vedere paragonata la brit milah con l’amputazione degli arti, definendola mutilazione. Questa è una forma di menzogna, è propaganda.”

Il Congresso ebraico europeo ha detto di stare valutando attentamente la possibilità di intraprendere un’azione legale per la condanna di questa vignetta. “Ha superato ogni decenza, è grondante di odio e antisemitismo”,  ha dichiarato infatti Moshe Kantor, presidente del Congresso ebraico europeo. “Stiamo studiando l’eventualità che una simile vignetta sia condannabile legalmente come incitamento all’odio e anche come un crimine per il quale è richiesta un’azione legale”.

Kantor ha osservato che la vignetta ha “lo scopo di ispirare odio e disprezzo verso la  particolarità di un popolo,” e potrebbe incitare alla violenza contro gli ebrei.

“Questo tipo di odio, che ricorda la propaganda nazista, non può essere lasciato passare senza una reazione; è esattamente questo tipo di incitamento che sta alimentando un periodo molto preoccupante per le minoranze in Europa, soprattutto con l’aumento dei consensi per l’estrema destra”.