Il giovane palestinese Mujahid Sarsur della Shoah non sapeva nulla, come quasi tutti i suoi coetanei residenti come in lui in Cisgiordania. Ma, grazie a un ragazzo con cui divideva la stanza a New York, ha saputo la verità. Da allora, Sarsur si impegna a far conoscere ai giovani palestinesi lo sterminio degli ebrei, su cui, come era successo a lui, è sempre stata taciuta la realtà. Per questo ha di recente portato una delegazione di 22 studenti palestinesi al Museo Yad Vashem: i ragazzi, a digiuno per il Ramadan, hanno ascoltato attentamente dalla guida le spiegazioni in arabo e osservato attentamente le immagini dei campi di sterminio. La Shoah è unenorme parte della società israeliana, con cui viviamo a stretto contatto -dichiara Sarsur-. Se cambiamo il modo in cui pensiamo alla Shoah, si possono creare dei ponti.
Articoli recenti
- Al CDEC il sostegno di Andrew Viterbi, padre della rivoluzione digitale 6 Luglio 2022
- Addio a Peter Brook, il visionario ribelle che “reinventò” il teatro 6 Luglio 2022
- Speciale Libri Estate /3 – Memoir 6 Luglio 2022
- Sybil, la “donna angelicata” del Primo ministro inglese 5 Luglio 2022
- Hallelujah di Leonard Cohen; cosa nasconde? Lo svela il documentario “Hallelujah, a Journey, a song” 5 Luglio 2022