di Nina Prenda
In una telefonata con il primo ministro Benjamin Netanyahu, Machado ha elogiato le azioni decisive di Israele contro Hamas a Gaza e i suoi sforzi più ampi per combattere l’asse iraniano, sottolineando come rappresentino una minaccia non solo per Israele ma anche per il popolo venezuelano.
Machado si è anche congratulata con Netanyahu per l’accordo sul rilascio degli ostaggi da Gaza. Netanyahu, dal canto suo, ha elogiato gli sforzi di Machado per la democrazia e la sua dedizione all’espansione della pace globale, congratulandosi con lei per la vittoria del Premio Nobel per la Pace per aver combattuto la dittatura in Venezuela.
María Corina Machado, vincitrice del premio Nobel per la Pace e leader dell’opposizione venezuelana, ha recentemente espresso un forte sostegno alle azioni di Israele nella sua guerra contro Hamas.
In una telefonata con il primo ministro Benjamin Netanyahu, Machado ha elogiato le azioni decisive di Israele contro Hamas a Gaza e i suoi sforzi più ampi per combattere l’asse iraniano, sottolineando come rappresentino una minaccia non solo per Israele ma anche per il popolo venezuelano.
Machado si è anche congratulata con Netanyahu per l’accordo sul rilascio degli ostaggi da Gaza. Netanyahu, dal canto suo, ha elogiato gli sforzi di Machado per la democrazia e la sua dedizione all’espansione della pace globale, congratulandosi con lei per la vittoria del Premio Nobel per la Pace per aver combattuto la dittatura in Venezuela.
La vittoria inaspettata del Nobel
La leader dell’opposizione venezuelana Maria Corina Machado ha vinto venerdì 17 ottobre 2025 il Premio Nobel per la Pace 2025, per aver combattuto la dittatura in Venezuela. Ha dedicato il premio in parte al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, insistendo sul fatto che lui se lo meritasse. Machado, ingegnere industriale di 58 anni, è stata bloccata nel 2024 dai tribunali venezuelani per volersi candidare alla presidenza e quindi sfidare il presidente Nicolas Maduro, che è al potere dal 2013.
“Oh mio Dio… Non ho parole”, ha detto Machado al segretario dell’organismo di premiazione, Kristian Berg Harpviken, in una telefonata che il Comitato Nobel ha pubblicato sui social media. “Vi ringrazio molto, ma spero che voi capiate che questo è un movimento, questo è un risultato di un’intera società. Io sono solo una persona. Certamente non me lo merito”, ha aggiunto. In seguito ha detto, in un post X in inglese:
“Dedico il premio al popolo sofferente del Venezuela e al presidente Trump per il suo sostegno decisivo alla nostra causa!”