foto di Mordechai Frizis

Ebrei di Grecia in difficoltà. Pandemia, antisemitismo e assimilazione

Mondo

di Paolo Castellano

Contemporaneamente allo scoppio della pandemia di Covid-19, la Comunità ebraica di Grecia si è assottigliata ancora di più con l’aumento dell’antisemitismo e dell’assimilazione. Una tendenza ormai decennale segnalata dall’ex-rabbino capo di Salonicco Mordechai Frizis, che il 6 novembre ha rilasciato un’intervista al sito Israel National News sul futuro degli ebrei greci.

Come sta accadendo in altri paesi d’Europa, la Grecia si sta apprestando a introdurre maggiori restrizioni per limitare i contagi da Coronavirus. Sullo sfondo della pandemia, anche la comunità ebraica sta stringendo i denti nonostante le difficolta sociali emergenti: crisi economica, antisemitismo e assimilazione.

«Gli ebrei greci rispettano le regole e le linee guida del governo. Sia ad Atene che a Salonicco, la comunità ebraica ha deciso di chiudere le sinagoghe anche durante le festività religiose», ha sottolineato rav Frizis.

Tuttavia, la comunità greca sta prestando assistenza a tutti quegli israeliani che stanno cercando di ritornare in patria, ma che sono bloccati in Grecia a causa della chiusura degli aeroporti.

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Rav Frizis ha inoltre rimarcato le difficoltà nel portare avanti le funzioni religiose: «Da un punto di vista religioso, è certamente difficile perché la comunità ebraica non è realmente religiosa. Non è facile rispettare la preghiera, il cibo kasher e lo Shabbat. D’altronde, c’è ancora l’antisemitismo: oggi non è agevole e facile essere ebrei in Grecia».

Parlando dell’odio anti-ebraico, secondo l’ex-rabbino capo di Salonicco gli ebrei greci stanno navigando in cattive acque: «C’è molto antisemitismo in Grecia e non facile essere un ebreo. Il vandalismo ha colpito i memoriali dell’Olocausto e i cimiteri ebraici. Soltanto nell’ultimo mese, ci sono stati quattro episodi di antisemitismo.  Gli antisemiti hanno danneggiato i simboli ebraici. Fortunatamente, non ci sono aggressioni fisiche contro gli ebrei, ma questo perché gli ebrei in Grecia nascondono la propria identità. Ci sono molte cospirazioni sul Coronavirus, che affermano che gli ebrei lo abbiano creato per governare il mondo».

Frizis ha poi sostenuto che attualmente in Grecia risiedano circa 5 mila ebrei e che negli ultimi 50 anni ci siano state più morti che nascite all’interno della comunità.