Germania: molti ex nazisti lavorarono nel Ministero degli Interni dopo la Guerra

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di Paolo Castellano

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In questa foto del 1938 Heinrich Himmler, secondo da sinistra, capo della polizia segreta, e dr. Wilhelm Frick, alla sua destra, e altri leader del partito nazista marciano sulla Koenigliche Platz a Monaco (Foto: AP, fonte: The Times of Israel)

La Germania del dopoguerra, a quanto sembra, non ha potuto far a meno di alcuni nazisti, anche solo per la loro competenza amministrativa. Un nuovo studio tedesco mostra come nel 1950, ogni funzionario anziano in seconda del Ministero tedesco occidentale degli Interni fosse un ex membro del Partito Socialista Nazionale dei Lavoratori Tedeschi (NSDAP).

Come riporta Ynet News, l’aspetto sorprendente è che il governo della Germania orientale, l’ex Repubblica Democratica Tedesca (RDT), abbia come il suo omologo convocato una parte dei membri nazisti a far parte del Ministero degli Interni.

Secondo questo studio, i numeri della DDR erano inferiori rispetto la controparte occidentale ma ancora significativi: il 14% delle posizioni dirigenziali del Ministero degli Interni della Germania dell’Est è stata occupata da ex esponenti del NSDAP. Tutto questo in un territorio come la DDR che si proclamò sin da subito uno stato antifascista.

Questi numeri fanno tutti parte di un rapporto preliminare di uno studio che è attualmente condotto dal German Institut für Zeitgeschichte München-Berlin e il Zentrum für Zeithistorische Forschung Potsdam. I ricercatori stanno analizzando i dati dal 1949 al 1970.

Per quanto riguarda la Germania Ovest, hanno osservato che alcuni ex-membri NSDAP hanno lavorato per il Ministero verso l’inizio degli anni ’60 al punto che, nel 1961, hanno occupato due terzi delle posizioni legate alla autorità amministrativa.

Verso gli anni ’70, la percentuale di coloro che hanno fatto parte del ministero si abbassa. La maggior parte di queste persone non viene direttamente dal nazista “Reichsministerium” come potrebbe essere presunto. Una parte enorme di loro aveva però già maturato un’esperienza professionale in campo amministrativo o di polizia sotto il nazismo; la relazione afferma che questa è stata una delle ragioni per cui ci sono state queste assunzioni. Secondo il rapporto era raro trovare dirigenti con esperienza in questo campo.

L’intero studio sarà completato nel 2018, gettando anche un quadro più chiaro sulla questione. Esso si concentrerà più sui singoli dipendenti “coinvolti nel regime nazista, e anche per capire se questi coinvolgimenti abbiano influenzato in qualche modo alcune decisioni politiche.

Lo studio è stato commissionato undici mesi fa dal ministro tedesco degli Interni Thomas de Maizière, che ha detto: “È solo quando conosciamo il nostro passato che possiamo giudicare gli sviluppi contemporanei e scolpire il nostro futuro in modo responsabile”.