Commissione UE, presentata strategia di nove anni per combattere l’antisemitismo

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di Paolo Castellano

«Oggi ci impegniamo a promuovere la vita ebraica in Europa in tutta la sua diversità», ha dichiarato Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante la presentazione di un documento strategico per combattere l’antisemitismo all’interno dell’Unione Europea nei prossimi 9 anni.

Nel documento di 26 pagine presentato il 5 ottobre, la Commissione europea ha organizzato la sua strategia su tre pilastri: la prevenzione e la lotta a tutte le forme di antisemitismo, la protezione e la promozione della vita ebraica all’interno dell’Unione Europea, e l’istruzione, la ricerca, e il ricordo della Shoah.

Al momento il piano verrà attuato fino al 2030 e sarà caldamente raccomandato ai 27 paesi dell’UE. In base ai piani europei, verrà creato un network per la segnalazione dell’odio online, aumentato esponenzialmente con le teorie complottiste legate allo scoppio della pandemia di Covid-19. E poi, da quello che si legge, verranno creati spazi di incontro e preghiera per gli ebrei d’Europa. Infine, verranno promossi studi sulla cultura ebraica e sull’antisemitismo attraverso la formazione di un polo di ricerca europeo.

«Da Gustav Mahler a Sigmund Freud, Hannah Arendt e Simone Veil, il popolo ebraico ha arricchito il patrimonio culturale, intellettuale e religioso dell’Europa. Allo stesso tempo, l’antisemitismo è presente in Europa da secoli, manifestandosi sotto forma di espulsioni, persecuzioni e pogrom, culminati nell’Olocausto, una macchia indelebile nella storia europea e che ha cancellato la vita e il patrimonio ebraico in molte parti del continente. L’Unione Europea affonda le sue radici storiche nella Seconda guerra mondiale e nell’impegno inequivocabile degli europei affinché tali atrocità non si ripetano mai più», specifica il testo della Commissione.

Perché la Commissione Europea ha presentato questo cambiamento radicale nella lotta all’antisemitismo? Come riporta The Algemeiner, citando i dati dei sondaggi presenti nel documento, nove ebrei europei su dieci ritengono che l’odio anti-ebraico sia peggiorato e che l’85% lo consideri “un serio problema”.

«L’antisemitismo contemporaneo può essere trovato nei gruppi radicali e marginali che sposano l’antisemitismo di destra, di sinistra o islamista, e può nascondersi dietro l’antisionismo, ma può anche essere trovato al centro della società», si legge nel documento europeo.

Soddisfazione da parte dei rappresentanti dell’ebraismo europeo che hanno accolto favorevolmente l’iniziativa della Commissione europea. In particolare Moshe Kantor, presidente dell’European Jewish Congress: «Un documento vitale e senza precedenti, una roadmap per ridurre in modo significativo l’antisemitismo».