Anelka sospeso e multato per la “quenelle”

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Con quel gesto fatto in campo durante una partita, aveva dato inizio a tutto l’enorme e complicatissimo “caso Dieudonné”, che ha portato il comico a essere bandito in Francia e non solo per le proprie esternazioni dichiaratamente antisemite (camuffate da antisionismo). Ed è sempre per quello stesso gesto, esibito durante quella stessa partita contro il West Ham, che il calciatore Nicolas Anelka, giocatore del West Bromwich Albion, è stato condannato a una sospensione per cinque partite, a pagare una multa di 90.000 sterline (circa 110 mila euro), e a frequentare un “corso obbligatorio di educazione”.

La Football Association ha infatti giudicato Anelka colpevole di avere commesso un “grave violazione” alle regole dell’associazione esibendosi nell’atto della quenelle, il saluto nazista al contrario inventato dal comico Dieudonné, dalle forti connotazioni antisemite.

Non sono dunque valse a nulla le giustificazioni del calciatore di non essere razzista e di non sapere che quel gesto lo fosse.

A lui ora la decisione di ricorrere in appello “entro sette giorni dalla ricezione della condanna”: se deciderà di farlo, potrà giocare nella propria squadra fino all’esito definitivo del ricorso. Ma se non procedesse, o se lasciasse scadere  il periodo consentito, la condanna sarà operativa.