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Rafforzamento della partnership Israele-Italia. L’ambasciatore d’Israele in Italia, Gideon Meir, ha auspicato un rafforzamento della partnership fra Italia e Israele nel settore dell’energia e dell’ambiente: “Il problema della tutela dell’ambiente – ha detto – è una priorità che accomuna l’agenda dei nostri Paesi”.

Oltre cinque milioni di euro sono stati stanziati in tre anni a favore della cooperazione tecnico-scientifica tra Italia e Israele per la realizzazione di progetti ambientali ed energetici. “Sarebbe importante riuscire a consolidare ulteriormente questo rapporto di collaborazione che ci lega allo Stato ebraico”, ha dichiarato Corrado Clini, direttore generale per la Ricerca ambientale e lo sviluppo del ministero dell’Ambiente, nell’ambito del workshop “Tecnologie ambientali-energie alternative e trattamento dei rifiuti”.
Dal giugno del 2000, data in cui è stato siglato il documento di cooperazione nel campo della ricerca tra i governi di Roma e Gerusalemme, sono già partiti sei progetti congiunti su temi ambientali, di cui due conclusi lo scorso anno. Tra i progetti un prototipo di collettore solare sferico per produrre a basso costo energia sfruttando i raggi solari.
“L’attenzione deve essere orientata al presente – ha sottolineato il responsabile nazionale Energia dell’Italia dei Valori, Giuseppe Vattino – il nostro primo ministro ha più volte auspicato la creazione di una filiera industriale stabile sulle fonti rinnovabili. In questo senso l’accordo con Israele è particolarmente prezioso, soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico e la gestione dei rifiuti. Per creare una filiera
servono infatti rapporti commerciali con chi ha sviluppato la tecnologia necessaria prima di noi.
Certamente – ha concluso Vattino – i frutti di questa nuova concezione economica non sono
immediati, ma nell’arco di una decina di anni potremmo riuscire a creare circa 12 mila nuovi posti di lavoro, salvaguardando l’ambiente”.