foto dell'ambasciatore russo in Israele

“Il conflitto israelo-palestinese destabilizza il Medioriente, non l’Iran”. Israele convoca il diplomatico di Putin

Mondo

di Paolo Castellano

Durante un’intervista pubblicata l’8 dicembre dal Jerusalem Post, Anatoly Viktorov, ambasciatore russo in Israele, ha dichiarato che il conflitto israelo-palestinese, e non l’Iran, sarebbe l’elemento destabilizzante per il Medioriente. Il diplomatico ha infatti alleggerito e respinto le accuse fatte al regime degli ayatollah di appoggiare il terrorismo e di essere impegnato nello sviluppo di armi atomiche.

Però il 9 dicembre, Il Ministero degli Esteri di Israele ha convocato Viktorov per chiedere ulteriori spiegazioni e l’ambasciata russa ha detto che le parole del funzionario di Vladimir Putin sono state distorte ed estrapolate da un contesto più ampio. Come riporta il The Times of Israel, il diplomatico ha infatti accusato i giornalisti del Jerusalem Post di aver frainteso le sue dichiarazioni.

Dunque, seguendo il ragionamento di Viktorov lo Stato d’Israele sarebbe l’autore della destabilizzazione della Regione per il mancato accordo con l’Autorità Palestinese sulla creazione di una pace a due stati: «Il problema della Regione non sono le attività iraniane, ma il mancato rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite sul conflitto israelo-palestinese», ha specificato il rappresentante della Russia.

Il Jerusalem Post ha poi domandato se l’Iran sia uno stato agitatore con i finanziamenti al terrorismo in Medioriente, come nel caso degli Houthi in Yemen e Hezbollah in Libano. In risposta, Viktorov ha espressamente negato che l’Iran finanzi il gruppo terroristico libanese: «Israele sta attaccando Hezbollah, Hezbollah non sta attaccando Israele», il riferimento è ai bombardamenti dell’aviazione israeliana sui convogli di armi di Hezbollah e Iran che transitavano in Siria.

Una simile posizione è stata espressa anche in merito ai tunnel di Hezbollah creati per attaccare lo Stato ebraico. «Non ci sono prove che quelle gallerie siano state scavate da Hezbollah», ha replicato Viktorov, che poi ha rincarato la dose: «Israele non deve attaccare i territori dei membri sovrani delle Nazioni Unite». Alla domanda sui segnali di preavviso inviati alla Russia da Israele prima di ogni attacco alle posizioni iraniane nell’area adiacente al confine tra Siria e Stato ebraico, l’ambasciatore russo ha dichiarato che la collaborazione tra i due paesi è ancora attiva. «Il coordinamento riguarda la sicurezza delle forze armate russe in Siria. Non c’è modo di approvare nessun attacco israeliano in Siria, mai in passato, mai in futuro», ha sottolineato Viktorov.

Nella parte finale dell’intervista, l’ambasciatore ha parlato della questione delle armi nucleari che l’Iran starebbe sviluppando, degli Accordi di Abramo salutati positivamente da Putin e dei 1,5 milioni di dosi di vaccino anti-Covid sviluppato dalla Russia che verranno inviati in Israele nelle prossime settimane.

(Foto: Times of Israel)