Nell’alleanza Rizzo-Alemanno, teorie del complotto contro Israele

Italia

di Nathan Greppi
In teoria, i due mondi non potrebbero essere più distanti: comunista nostalgico dell’Unione Sovietica il primo, erede della destra (post)fascista il secondo. Eppure, ciò non ha impedito all’ex-parlamentare e presidente del Partito Comunista Marco Rizzo e all’ex-sindaco di Roma Gianni Alemanno di formare un’alleanza per creare un movimento chiamato Indipendenza!, dove i due estremismi politici si uniscono attraverso punti in comune: l’odio per la NATO, l’UE e Israele.

Il Forum

La fondazione del movimento, che potrebbe presentarsi alle elezioni europee 2024, venne annunciata durante il Forum per l’Indipendenza italiana, tenutosi dal 25 al 26 novembre al MIDAS Palace Hotel di Roma. Nella seconda giornata, dedicata al conflitto tra Israele e Hamas, ha parlato il sindaco di Betlemme Hanna Samir Hanania. Questi ha accusato l’“oppressore israeliano”, come ha definito lo Stato Ebraico, e della morte di 20.000 persone (dati falsi, superiori anche a quelli riportati da Hamas). Le sue parole hanno suscitato applausi da parte del pubblico, che ha gridato “Palestina libera”. In tale occasione, sia Alemanno che Rizzo hanno indossato la kefiah.

All’evento avrebbero dovuto prendere parte anche esponenti di spicco dell’odio antisraeliano in Italia, quali l’attore Moni Ovadia e la diplomatica Elena Basile, che però all’ultimo minuto hanno disdetto la loro presenza.

Odio contro Israele

Queste non sono le uniche esternazioni d’odio contro Israele emerse durante la nascita del nuovo movimento: come si può vedere in un servizio di Fanpage, nel corso del Forum Rizzo ha dichiarato di avere “dei grandi dubbi” su come si sono svolti i fatti del 7 ottobre. E anche tra il pubblico, c’era chi sosteneva teorie complottiste secondo cui Israele avrebbe permesso gli attentati per avere “la giustificazione di fronte al mondo per cercare di cancellare i palestinesi”, o per cercare giacimenti di petrolio o gas naturale nei pressi della Striscia di Gaza.

Sebbene ora si presenti come propal, quand’era sindaco di Roma dal 2008 al 2013 Alemanno ha assunto posizioni filoisraeliane e vicine alla comunità ebraica: nel 2008 conferì la cittadinanza onoraria a Gilad Shalit, il soldato israeliano tenuto in ostaggio da Hamas dal 2006 al 2011. Sempre nel 2008, prese parte alla marcia per il 60° anniversario della nascita d’Israele. E nel 2011 assunse come portavoce la giornalista ebrea Ester Mieli, già portavoce della Comunità Ebraica di Roma e oggi senatrice FdI.

Come raccontava Mosaico in un’inchiesta dell’ottobre 2018, da decenni esistono in Italia (e non solo) gruppi e associazioni che cercano di fondere idee di estrema destra e di estrema sinistra, generalmente definiti “rossobruni”, avendo come base comune l’anticapitalismo, l’antiamericanismo e l’antisionismo.

(Foto: Formiche.net)