Atti vandalici ai danni dell’opera di Alexsandro Palombo apposta alle pareti esterne del Memoriale della Shoah di Milano

Italia

di R.I.
Nella giornata di ieri – in cui fra l’altro si celebrava Yom HaShoah, giorno della memoria della Shoah per le comunità ebraiche di tutto il mondo – la Fondazione Memoriale della Shoah ha ritrovato una delle due opere che l’artista Alexandro Palombo ha apposto alle pareti esterni del Memoriale sfregiata da segni neri che coprono le stelle gialle delle casacche dei deportati che indossano i protagonisti dell’opera. L’opera, come dichiarato dall’artista, vuole essere una rielaborazione del tema della Memoria, utilizzando un linguaggio universale noto ai più. Il segno nero che copre la stella gialla ricorda purtroppo tentativi di censura e ridimensionamento della Shoah.

“Procederemo nei prossimi giorni a verificare i filmati delle telecamere cercando di individuare il responsabile. Ciò che ci preoccupa è cogliere in quest’atto una possibile tendenza revisionista e antisemita. Quello che speriamo è che il resto della cittadinanza risponda con il suo opposto, con solidarietà e empatia, dimostrando che la lotta all’indifferenza è la chiave per il superamento delle derive razziste e antidemocratiche. Per conto nostro questo è uno stimolo a lavorare ancora di più soprattutto con i giovani, meglio, con sempre maggiore creatività. Speriamo che l’artista voglia tornare per “sistemare” l’opera, o ampliarla, come ulteriore risposta”, dichiara il presidente Roberto Jarach.

Su Instagram, l’artista Alexsandro Palumbo ha commentato: “Se l’obiettivo del razzista era quello di diminuire la commemorazione dell’Olocausto, ritengo che abbiano fallito. Oscurare le stelle di David che identificano gli ebrei come obiettivi specifici dei nazisti non fa che confermare questo fatto. I segni della penna del vandalo costringono involontariamente gli spettatori a ricordare la verità dell’etichetta d’identità gialla mancante”.