La Comunità ebraica (e tanti amici) con Israele

Italia

 

10491086_10152139936802101_2426776548267864430_nDiverse centinaia di persone hanno preso parte,  nel pomeriggio del 24 luglio a Milano,  alla manifestazione a sostegno di Israele, in piazza S. Carlo, promossa dalla Comunità ebraica con l’Adi, Associazione amici di Israele.

“Il problema di questo conflitto è Hamas, non sono i palestinesi: questa è una manifestazione pacifica, perché vogliamo che Israele esista, che il popolo israeliano esista in pace col popolo palestinese”. Così si è espresso, nel suo intervento, il presidente della comunità ebraica, Walker Meghnagi.

Protetti e racchiusi dalle transenne e  da un cordone di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa, i manifestanti sono stati fronteggiati, dall’altra parte del corso Vittorio Emanuele, da uno sparuto gruppo di contro-manifestanti (per lo più immigrati arabi) con le bandiere palestinesi. Al  grido di “assassini…! assassini…!”hanno rivolto fischi, invettive e grida di odio, cui i manifestanti pro Israele non hanno replicato.

Avvolti nelle bandiere israeliane, con cartelli e striscioni di condanna del terrorismo, in sostegno del processo di pace, i manifestanti hanno cercato di presentare le ragioni di Israele, l’impossibilità per un qualsiasi Stato di ignorare una pioggia incessante di missili indirizzati contro la propria popolazione civile.

Non è stato pronunciato alcun discorso estremista né tantomeno violento. Solo, è stata espressa  la consapevolezza che, in questo contesto, Israele non poteva fare altro che contrattaccare l’offensiva voluta da Hamas a Gaza, per difendere i suoi cittadini. Nessuno ha identificato Hamas con il popolo palestinese e tutti hanno auspicato che, eliminato il terrorismo, si arrivi a un accordo di pace fra Israele e i suoi vicini.

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, ha partecipato alla manifestazione, a titolo personale: “Sono unilateralmente contro il terrorismo e unilateralmente contro Hamas”, ha dichiarato, spiegando le motivazioni della sua presenza.
Presenti all’evento, in piazza San Carlo, anche i politici Daniela Santanché e Guido Podestà.

Il Consigliere Comunale Ruggero Gabbai è intervenuto portando anche il saluto dei Sindaco Pisapia: “Vi porto i saluti del sindaco Giuliano Pisapia e del vicesindaco Lucia De Cesaris. – ha detto – Non è facile essere in politica in questo momento, perché sono sempre gli altri a ricordarti che prima sei ebreo e non è sempre importante a che partito appartieni, è importante però che ci siano degli ebrei come Emanuele Fiano, Daniele Nahum e il sottoscritto che non abbassano mai la testa alle provocazioni di questi giorni dentro e fuori dalle aule istituzionali.
10372553_10152139936722101_4954969843653932264_nSiamo qui in tanti e rispecchiamo le molte anime e sensibilità politiche. Tutti noi vogliamo risolvere il conflitto con una pace duratura e vera. Noi rappresentiamo il pluralismo delle idee forti di una vera democrazia. Possiamo a volte essere divisi su come ottenere la pace ma non saremo mai divisi nell’affermare il diritto di Israele ad esistere e prosperare in pace e sicurezza. La maggior parte di noi è nata dopo 1948 e non può pensare di vivere in un mondo senza Israele.
Oggi lancio un appello agli arabi musulmani moderati, che sono la maggioranza, di alzare la voce e di ribellarsi contro il regime di Hamas. Auspico che arrivi presto una tregua che possa essere il viatico per una reale trattativa di pace. Noi ebrei non possiamo coltivare la cultura dell’odio e del razzismo altrimenti ci abbasseremmo al livello di chi colpisce l’ebreo solo per il fatto di esserlo e questo sta succedendo non solo in Israele ma anche in Europa e in altre parti del mondo.
Solo la cultura della pace ci permetterà di vivere senza l’angoscia che i nostri ragazzi soldati non tornino più a casa o che debbano andare in guerra a uccidere, oltre ai terroristi, anche vittime innocenti.
manifestazione proisraeleRicordiamoci sempre che noi siamo il popolo del libro e non del fucile.
Voglio solo dire un’ultima cosa ai falsi pacifisti che tacciono quando in Siria ci sono 2700 profughi palestinesi e centosessantamila civili ammazzati nella guerra civile; a loro dico: che se Hamas gettasse le armi oggi in questo momento non ci sarebbe più la guerra ma se le armi le gettasse Israele non ci sarebbe più lo Stato ebraico. Nonostante ciò raccolgo lo slogan dell’Hashomer Hatzair che recita : ”NON ESISTE VIA PER LA PACE, LA PACE E’ LA VIA”.