Immagine in alto: Noa Kirel alla settimana della moda di Tel Aviv nel 2021 (Fonte immagine: screenshot dal profilo Instagram di mottyreif)
di Michael Soncin
La rassegna si tiene dal 26 al 30 ottobre 2025. Saranno presentate 28 collezioni dei migliori stilisti del panorama israeliano. L’evento sarà preceduto da un fastoso gala di apertura che racchiude un forte messaggio di speranza
«Sono orgoglioso ed entusiasta di riportare la settimana della moda, soprattutto ora, in un momento in cui abbiamo tutti bisogno di speranza, cultura e visione», ha affermato Moti Reif, fondatore e produttore esclusivo della Tel Aviv Fashion Week, in una nota riportata dal Jerusalem Post. «Dopo due anni difficili, è chiaro a tutti noi che il potere della creatività israeliana non è solo estetico, ma essenziale, umano e sociale».
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Sulle passerelle sfileranno le creazioni dei fashion designer più talentuosi di Israele. Vedremo Vivi Bellaish, gotha della moda israeliana, la provocatoria Tovaleh, Alon Livne e Shay Shalom. Ma anche, Yanki & Nataf, Shahar Avnet, David Wexler, il debutto di Kianne Frankfurt, il maestro Yaron Minkovsky e l’eleganza di Idan Laros. Questo sono solo alcuni dei 28 nomi che guideranno la scena dalla moda locale. Una selezione davvero ricca ed eterogenea che coinvolge anche gli studenti di design della prestigiosa scuola israeliana di moda: lo Shenkar College.
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La Tel Aviv Fashion Week sarà inaugurata da una festosa serata di gala. Un’occasione tanto attesa per infondere nuova ispirazione e nuova energia nel paese, dopo quasi due anni di assenza, a causa del peso della guerra.
Creatività senza limiti
«La settimana della moda è sempre stata molto più di un semplice evento dedicato all’abbigliamento: è una piattaforma che dà vita, offre speranza e unisce comunità, cuori e sogni. Il design israeliano è un cuore pulsante: riflette chi siamo come società, come cultura e come forza creativa. Considero questa una missione, persino un obbligo morale, quella di dare agli stilisti il palcoscenico che meritano», ha aggiunto Reif.
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L’obiettivo e di creare un ponte tra la creatività israeliana e il grande pubblico, per celebrare assieme il talento e l’innovazione israeliana. Un pizzico di speranza per il mondo creativo. L’appuntamento è dal 26 al 30 ottobre 2025. La location è ancora segreta, ma verrà presto svelata.
Stilisti, artisti e visionari tutti uniti per dimostrare che anche in tempi di conflitto la creatività non si arrende e non si ferma, in quanto motore di speranza per non smettere mai di sognare, anche in momenti così difficili. L’evento è supportato da ospiti internazionali, media globali e della comunità ebraiche che risiedono fuori dalla diaspora.
«Sì, siamo ancora in crisi. Ma questo momento ci impone di farci avanti. Creiamo bellezza non negando il dolore, ma dialogando con esso. Gli stilisti si stanno tenendo a malapena in piedi. Lo stiamo facendo per aiutarli a sopravvivere» ha detto Reif. Il Ministro degli Esteri israeliano dovrebbe finanziare dei viaggi internazionali, per far conoscere al mondo le opere degli stilisti israeliani. Dopo la pandemia e la guerra, la moda israeliana ha bisogno di una ripresa. E visti i presupposti, le ragioni per credere in una rinascita non mancano.
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