di Anna Balestrieri
In un appello toccante, il Forum delle Famiglie degli Ostaggi e dei Dispersi ha esortato i leader globali ad agire con decisione dopo la diffusione di un segno di vita da Liri Albag, osservatrice dell’IDF tenuta in ostaggio da Hamas da 456 giorni. La famiglia di Albag, rapita il 7 ottobre 2023, ha autorizzato la pubblicazione di due immagini tratte da un video diffuso da Hamas, pur decidendo di non rendere pubblico il filmato per rispetto della sua privacy e del suo stato mentale.
“Questa non è la figlia che conosciamo”
La famiglia Albag ha rilasciato una dichiarazione straziante, descrivendo il loro dolore nel vedere il video. “Il filmato di oggi ci ha spezzato il cuore,” hanno affermato. “Questa non è la stessa figlia e sorella che conosciamo. Il suo grave disagio psicologico è evidente.”
Il video mostrerebbe Albag che implora per la sua vita, un promemoria drammatico delle condizioni disperate in cui versano gli ostaggi. Il dolore della famiglia è acuito dalla consapevolezza che si trova a pochi chilometri di distanza, ma irraggiungibile a causa dello stallo in corso. “Abbiamo visto la nostra eroica Liri sopravvivere e implorare per la sua vita. È ora di agire come se ci fossero i vostri figli”, hanno esortato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu e gli altri attori politici.
Liri Albag, 19 anni, è una dei circa 100 ostaggi che si ritiene siano ancora detenuti nell’enclave, circa 15 mesi dopo gli attacchi di Hamas contro Israele. È stata catturata mentre serviva nelle fila dell’esercito, un obbligo civile per i cittadini israeliani a partire dai 18 anni indipendentemente dal sesso.
Un appello urgente all’azione
Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha ribadito l’urgenza della situazione, sottolineando che ogni giorno di prigionia rappresenta un rischio mortale per gli ostaggi e ostacola gli sforzi per recuperare i caduti. Hanno evidenziato la finestra temporale limitata per garantire la loro liberazione, riferendosi al termine di 16 giorni imposto dalle negoziazioni internazionali guidate dal Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.
“Non dobbiamo perdere questo momento storico,” ha dichiarato il Forum, richiamando alla leadership coraggiosa e alla solidarietà pubblica. Veglie e proteste vengono organizzate a livello globale, invitando i cittadini a sostenere e a chiedere azioni per il ritorno sicuro di tutti gli ostaggi.
Una prova per la leadership
Questo ultimo sviluppo aumenta la pressione sulla leadership israeliana affinché dia priorità al ritorno sicuro di Albag e degli altri prigionieri. Il Forum ha sottolineato: “Liri è viva e deve tornare viva. Questo dipende solo da voi.”
Con il tempo che scorre inesorabile, famiglie e attivisti stanno raccogliendo sostegno, chiedendo la fine di questo calvario. Il loro messaggio è chiaro: è il momento di agire con decisione.