Israele, primo paese non-UE membro del CERN di Ginevra

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Mercoledì 11 dicembre il Consiglio del CERN (European Council for Nuclear Research) di Ginevra ha votato all’unanimità l’ingresso a pieno titolo di Israele come 21° paese membro.

Paese osservatore dal 1991, membro associato dal 2011, ora Israele è il primo paese non europeo a diventare membro del CERN a tutti gli effetti.
Grazie a questo nuovo ruolo i rappresentanti israeliani potranno entrare  nei comitati esecutivi, influire sulle politiche e le direzioni di ricerca del CERN e utilizzare le risorse dell’organizzazione. Israele potrà inoltre chiedere fondi di ricerca e borse di studio e avrà maggiore accessibilità ai laboratori avanzati del Centro. Le aziende israeliane a loro volta potranno presentare proposte per la costruzione o il mantenimento di acceleratori di particelle.
La quota associativa annuale ammonta a 12,2 milioni di franchi svizzeri (circa 13,7 milioni dollari ), e sarà finanziata con fondi provenienti da vari ministeri sulla base di una decisione del governo israeliano risalente all’aprile 2011.
Il Comitato di Pianificazione e Budgeting del Consiglio per l’istruzione superiore finanzierà il 52% della quota, il ministero dell’Economia  il 17 %; il Ministero di Scienza e Tecnologia, il ministero delle Finanze e il Ministero degli Esteri contribuiranno ciascuno per il 7%, mentre l’Ufficio del Primo Ministro contribuirà al 10% della quota annuale.
Attualmente, lavorano al CERN di Ginevra 40 scienziati israeliani, dei quali 22 con borse di dottorato e quattro con borse post-dottorato.
Il presidente del Comitato di Pianificazione e Budgeting del Consiglio per l’istruzione superiore, Manuel Trajtenberg, ha detto che la decisione del CERN rappresenta una pietra miliare per lo sviluppo e la promozione della ricerca scientifica israeliana. Non solo, “questo riconoscimento rafforzerà ulteriormente i legami scientifici tra Israele e Unione europea”, ha sottolineato Trajtenberg.
Per il Ministro della Scienza e Tecnologia, Yaakov Peri si tratta di un’impresa straordinaria, di “un risultato scientifico e politico, che va ad aggiungersi alla lista dei risultati raggiunti negli anni passati, sempre in ambito scientifico. “La ricerca israeliana ha dimostrato una volta di più di poter conciliare le divergenze politiche esistenti fra Israele ed Europa.  Gli interessi scientifici generali hanno superato quelli politici “.
Eliezer Rabinovic , direttore dell’Institute for Advanced Study presso la Hebrew University di Gerusalemme e rappresentante di Israele nel consiglio del CERN ha osservato che “la decisione rappresenta il felice riconoscimento del valore della scienza e della tecnologia israeliana. La membership a pieno titolo acquisita da Israele è il risultato della eccezionale collaborazione tra il mondo accademico e i rappresentanti politici, e averla raggiunta scalda davvero il cuore”.