acqua potabile

Acqua potabile ai palestinesi grazie alla tecnologia israeliana

Israele

Di Paolo Castellano

Arriva da Israele una possibile soluzione alla crisi idrica degli abitanti palestinesi nella Striscia di Gaza. Mercoledì 12 febbraio, gli amministratori del quartiere Abasan al-Kabira hanno inaugurato un macchinario, il GEN-M, che produce acqua pulita e potabile dall’aria. La società israeliana Watergen ha infatti progettato e prodotto l’apparecchiatura per le popolazioni che vivono in zone geografiche contraddistinte dalla mancanza di bacini idrici potabili. L’istallazione del GEN-M fa parte di un progetto pilota supportato dalle associazioni Arava, Institute for Environmental Studies di Israele, l’ONG araba palestinese Damour for Community Development e il comune di Abasan al-Kabira. Ha finanziato il progetto la Kennedy Leigh Foundation attraverso un’iniziativa attivata in collaborazione con l’Arava Institute.

Come riporta il Jerusalem Post, il generatore GEN-M pesa 780 kg e può produrre fino a 800 litri di acqua potabile al giorno filtrandola dall’atmosfera. Un’invenzione tutta israeliana che farà comodo all’amministrazione palestinese che da tempo ha decretato una crisi umanitaria causata dall’esaurimento e dall’inquinamento della falda acquifera che si trova nella zona costiera di Gaza. L’acqua della falda si è anche esaurita dopo le eccessive estrazioni. I ridotti livelli idrici hanno favorito le infiltrazione di acqua salata. Tuttavia il 90% della falda acquifera non è potabile e dunque la Striscia è costretta a spendere molto per acquistare acqua desalinizzata dagli impianti locali.

Il generatore Watergen fornirà dunque l’acqua dolce all’edificio municipale di Abasan al-Kabira. Il macchinario non necessita di particolari infrastrutture ma solo di un’alimentazione elettrica che in questo caso sarà fornita da alcuni pannelli solari situati sul palazzo. Prima di essere istallata, la macchina e il camion che l’ha trasportata attraverso il valico Kerem Shalom sono stati perquisiti dagli agenti del Coordinamento e Amministrazione di collegamento (CLA) della Striscia di Gaza. A capo del CLA c’è il Maggior Generale palestinese Iyyad Sarchan che ha approvato la spedizione del GEN-M.

Un portavoce dell’azienda israeliana Watergen ha commentato così l’iniziativa: «Per noi ogni essere umano, indipendentemente dall’etnia, dal genere e dalla religione, ha il diritto inalienabile di avere dell’acqua potabile. Stiamo aiutando i vicini di Israele ad accedere alle scorte idriche come nella Striscia di Gaza dove mancano queste risorse. Ci auguriamo che il nostro impegno possa contribuire a risolvere la mancanza d’acqua e sia un passo avanti verso una collaborazione reciproca in Medio Oriente».