L’Unione studenti britannici boicotta Israele e si unisce al movimento BDS

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di Ilaria Ester Ramazzotti

bdsLONDRA – La National Union of Students (NUS), Unione nazionale degli studenti del Regno Unito, ha deciso lo scorso 2 giugno di unirsi al movimento BDS, che propugna il boicottaggio, il disinvestimento e sanzioni contro lo Stato di Israele. La NUS, che rappresenta milioni di studenti di istituti superiori britannici, ha adottato una mozione di condanna contro la presenza militare israeliana in Cisgiordania e Gaza e invitato il corpo studentesco a “coordinare una giornata dedicata agli studenti a livello nazionale per aderire alla giornata di solidarietà alla Palestina delle Nazioni Unite il 29 novembre”, riporta il Ynet News.

Il ministero degli Esteri britannico ha respinto la decisione, dicendo che “la decisione non ha alcuna reale implicazione reale” ed è effettuata da una associazione studentesca che “ha già espresso pareri anti-israeliane in passato”. “Invece di esprimere l’odio nei confronti di Israele – ha detto il ministero in un comunicato – gli studenti britannici dovrebbero investire un po’ di tempo in lezioni di storia e capire che la distanza tra odio verbale e crimini efferati non è poi così grande”.

La mozione approvata dagli studenti accusa l’esercito israeliano di “attaccare direttamente il diritto all’istruzione a Gaza”, sottolineando che “le scuole delle Nazioni Unite e l’Università islamica di Gaza sono state tra le infrastrutture prese di mira da Israele durante il suo attacco. Il blocco israeliano di Gaza, proclama ancora la mozione, ha portato alla fornitura limitata di “materiale didattico di base tra cui libri, carta, computer e scrivanie” alla Striscia. La condanna comprende anche ai governo britannico, definito complice delle azioni di Israele.

L’Unione degli studenti ebrei della Gran Bretagna (UJS) ha rigettato la decisione dell’Unione degli studenti britannici, sostenendo che il movimento “divida i gruppi di studenti, mini le relazioni interreligiose e soffochi le voci a favore della pace da entrambe le parti”. “E’ inquietante che presunti rappresentanti degli studenti di tutto il Regno Unito abbiano aderito a un movimento che non è progressivo o costruttivo nel sostegno di due Stati per due popoli”, ha aggiunto l’UJS.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha condannato l’adesione alla campagna di boicottaggio contro Israele BDS votata dall’Unione degli studenti inglesi, ricordando che un anno fa la stessa organizzazione ha rifiutato di boicottare l’Isis. «Condannano Israele e non condannano l’Isis, si condannano da soli», ha detto Netanyahu, come pubblica Ansa. «Questo vi dice tutto quello che volete sapere – ha aggiunto – sul movimento BDS».

Avigdor Lieberman,  leader del partito Yisrael Beytenu, ha giudicato la decisione come ipocrita, scrive ancora Ynet News. “Mi aspetterei che studenti con integrità intellettuale agiscano prima di tutto contro il jihadista John – ha detto Lieberman-, mentre il resto dei cittadini britannici combatte contro l’Isis e contro coloro che continuano a reclutare giovani inglesi in organizzazioni terroristiche sul suolo britannico. Israele  – ha aggiunto – è un paese più democratico e più illuminato di tutti quegli studenti ipocriti”.

Di recente, diversi rettori di università israeliane hanno incontrato il presidente d’Israele Reuven Rivlin per ribadire che il boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane non è più solo un problema loro, ma un problema che minaccia il futuro del Paese. In una poco ottimistica relazione hanno riferito che a ricercatori israeliani vengono negate promozioni, che alcune riviste rifiutano di pubblicare articoli di scienziati israeliani, che dei docenti hanno scelto di non venire a conferenze in Israele e delle aziende internazionali si rifiutano di lavorare con i ricercatori israeliani. Tutto questo, hanno sottolineato, è alimentato da proteste attive nei campus di tutto il mondo e dalla pressione fatta da associazioni studentesche internazionali per boicottare l’accademia israeliana.