Uno studio rivela: i giornalisti uccisi a Gaza erano complici di Hamas

Mondo

di Nathan Greppi
Secondo il Meir Amit Center, almeno 157 di loro (circa il 60% del totale) erano membri di gruppi terroristici o in qualche modo vicini ad essi: 104 erano legati a Hamas, 45 alla Jihad Islamica, e il resto ad altre formazioni quali le Brigate dei Martiri di al-Aqsa, al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, al Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina e ai Comitati Popolari di Resistenza.

Lo skyline di Taiwan

Missione riservata di Taiwan in Israele

Mondo

di Davide Cucciati
Il quadro in cui si è svolta la visita è quello di un settore israeliano della difesa in forte espansione. Infatti, nel 2024, le esportazioni militari israeliane sono salite di circa il 13% fino a sfiorare i 15 miliardi di dollari, trainate in larga parte da missili, razzi e sistemi di difesa aerea, con l’Europa come principale mercato di sbocco.

Da sinistra Beniamin Netanyahu e Abdel-Fattah al-Sisi

Netanyahu prepara un viaggio al Cairo per siglare un maxi-accordo sul gas con l’Egitto

Mondo

di Nina Prenda
Il dossier si inserisce in una fase estremamente delicata delle relazioni tra Gerusalemme e Il Cairo. Dallo scoppio della guerra a Gaza, i canali politici sono rimasti praticamente congelati, con due anni di quasi totale assenza di dialogo formale. Un tassello diplomatico cruciale che il premier israeliano vorrebbe mettere a segno prima delle prossime elezioni.

Australia. Bondi Beach, il prezzo dell’odio tollerato

Mondo

di Daniele Scalise (da Setteottobre Magazine)
La strage è il risultato diretto di una lunga stagione di legittimazione dell’odio, di una campagna costante di demonizzazione che ha trasformato l’ebreo in bersaglio simbolico, Israele in capro espiatorio universale, e ogni distinzione in un fastidio da rimuovere.

“Mi sono sdraiata sopra mia figlia e ho recitato lo ‘Shema Israel’”: una testimonianza dall’attentato a Sydney

Mondo

di David Zebuloni
“Pensavamo fossero fuochi d’artificio. Mia figlia ha detto: ‘Mamma, ci sono i fuochi d’artificio’, ma io sapevo che non era il rumore dei fuochi – racconta Revital Kaduri in un’intervista a Makor Rishon -. Mi sono girata e li ho visti: erano in due, con i fucili in mano. In un attimo hanno iniziato a sparare in tutte le direzioni”.

“Norimberga”, un film sul processo che ha cambiato il mondo

Spettacolo

di Nathan Greppi
Tratta dal romanzo Il nazista e lo psichiatra di Jack El-Hai, la pellicola ruota attorno alla figura di Douglas Kelley (Rami Malek), psichiatra militare che riceve dall’esercito americano il compito di appurare in vista del processo le condizioni mentali degli imputati, e in particolare di Hermann Göring (Russell Crowe), ex-braccio destro di Hitler con il quale Kelley instaura un rapporto di confidenza che metterà a dura prova la sua obiettività.

Da Israele una ricerca rivoluzionaria sullo sviluppo del linguaggio

Salute

di Malka Letwin
Come evidenzia lo studio, menzionato sul Jerusalem Post, la comunicazione umana sarebbe quindi dovuta ad un’intersezione di capacità: la produzione di suoni nuovi, il riconoscimento di schemi, la formazione di legami sociali complessi e la trasmissione del sapere all’interno e attraverso le generazioni.

(Foto: Giuseppe Gimignani presso Palazzo Rospigliosi, Pistoia, I fratelli di Giuseppe mostrano a Giacobbe la veste insanguinata)

Parashat Vayeshev. La fede e la speranza: ecco ciò che ha permesso la sopravvivenza del popolo ebraico

Parashà della settimana

Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Gli ebrei sono il popolo che ha rifiutato di essere confortato perché non ha mai perso la speranza. Giacobbe alla fine rivide Giuseppe. I figli di Rachele tornarono nella loro terra. Gerusalemme è di nuovo la patria ebraica. Tutte le prove potrebbero suggerire il contrario: potrebbe sembrare che significhi una perdita irreparabile, un decreto della storia che non può essere annullato, un destino che deve essere accettato.

Elezioni CEM 2025: presentazione della lista Beyahad – Insieme. Uniti per il Futuro

News

di Beyahad – Insieme. Uniti per il Futuro
Beyahad è un progetto nato nel 2021 con l’obiettivo di gestire la Comunità in maniera pragmatica ed equilibrata, formando delle ampie intese. Fedele ai suoi intenti, Beyahad ha governato la Comunità per l’intero mandato, sotto la guida del Presidente Walker Meghnagi che ha saputo formare un’ampia coalizione con la lista di minoranza e avviare progetti importantissimi, quali il Polo Museale Ebraico, il rafforzamento della sicurezza a seguito degli eventi del 7 Ottobre, il rifacimento delle palestre e dell’Aula Magna, e tanto altro.

Elezioni Ucei e CEM: tutti al voto il 14 dicembre dalle 8 alle 20

Giunta e Consiglio

di Redazione
Il 14 dicembre 2025 a Milano si vota per scegliere il nuovo Consiglio della Comunità. Gli elettori di Milano e provincia voteranno
in presenza e potranno scegliere uno qualsiasi dei seggi elettorali. Sarà sufficiente presentarsi al seggio prescelto con il codice fiscale
e un documento d’identità.

Elezioni UCEI 2025: presentazione della lista Milano per l’Unione

News

di Milano per l’Unione
L’obiettivo della nostra lista è condividere le competenze e l’esperienza maturate a Milano e all’UCEI con tutte le Comunità ebraiche italiane per assicurare continuità, coesione e dialogo costante tra l’UCEI, l’ebraismo italiano, la società civile, le istituzioni e il Governo. Questo è cruciale in un periodo complesso, segnato da antisemitismo e odio verso lo Stato di Israele

 

Elezioni UCEI 2025: presentazione della lista UCEI Beyahad

News

di Lista UCEI Beyahad
Come indicato nello Statuto dell’Ebraismo Italiano, scopo principale dell’UCEI è rappresentare e tutelare le Comunità e i loro iscritti e l’ebraismo italiano in genere di fronte al Governo, alle altre autorità e al pubblico per tutto quanto riguarda gli interessi ebraici. In un periodo di crescente antisemitismo, che ha raggiunto livelli impensabili dal 7 ottobre 2023, riteniamo che l’UCEI possa e debba fare molto di più.

ITALIA EBRAICA

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LUNARIO

È l’agenda annuale che segue il calendario ebraico, lunare. È inviato a tutte le Comunità italiane. Riporta gli orari e le informazioni relativi alla vita ebraica e alle festività, le principali preghiere e le tradizioni. Per le sue caratteristiche di contenuto e struttura, è consultato dagli utenti ogni giorno, per tutto il corso dell’anno: una guida preziosa.

Bet Magazine è il mensile della Comunità ebraica di Milano. È la più antica testata ebraica italiana, fondata con il nome “Bollettino” nel 1945. Tratta argomenti di attualità, cultura, pensiero ebraico, eventi e cronache. Lo ricevono tutti gli ebrei milanesi, oltre a diverse centinaia di abbonati in Italia, in Israele e all’estero, ebrei e no.