Israele e la guerra, i missili, la paura… sui giornali, di Israele passa questo e poco altro. Eppure c’è tutto un mondo israeliano che rimane oscurato dai fatti della cronaca, che vive e pulsa e produce cultura di alto livello, nonostante le difficoltà, i problemi, le ostilità. Un esempio, fra i molti che si potrebbero fare, è quello che ci viene dalla scena musicale israeliana e in questo caso dai Third World Love. Omer Avital, Yonatan Avishai, Avishai Cohen, Daniel Freedman rappresentano, oggi, insieme, una delle formazioni jazz più apprezzate a livello internazionale. I Third World Love suoneranno domenica 25 novembre al Teatro Manzoni di Milano in occasione dell’inaugurazione della nuova stagione di “Aperitivo in Concerto“. Ma, oltre all’occasione unica in Italia di sentire i Third World Love, domenica il Manzoni offre qualcosa di più, una prima mondiale: per la prima volta, in anteprima assoluta, il Third World Love si esibirà in formazione allargata, insieme ad altri tre musicisti – il sassofonista Greg Tardy, il tastierista Jason Lindner e il chitarrista Nadav Remez, stella nascente della musica israeliana.
Cosa aspettarsi dunque dal concerto di domenica? Molte improvvisazioni, come è nella natura del jazz, ma anche e soprattutto una musica originale, fuori dagli schemi, che scaturisce dalla mescolanza di tradizioni diverse – da quelle mediorientali a quelle ebraiche del kletzmer, dalle melodie marocchine ai ritmi tipici del rock. E’ il melting pot di Israele che vive e si esprime e si manifesta attraverso la musica; un Terzo Mondo che si forma e si incunea fra nord e sud, fra est e ovest, e che diventa simbolo di una integrazione possibile – musicale, culturale, dei popoli.
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