di Malka Letwin
Un uomo è stato attaccato a Limassol dopo essere stato sentito parlare in ebraico, riportando ferite potenzialmente fatali. Rientrato in Israele è stato operato d’urgenza per cercare di salvare l’occhio
Diversi israeliani ed ebrei in generale hanno timore di parlare ebraico in pubblico, quando si trovano all’estero. È uno stato d’animo che molti di loro hanno manifestato e trova riscontro negli episodi di antisemitismo in tutto il mondo, ormai fuori controllo.
Una prova concreta e non un caso isolato è l’episodio di un giovane israeliano che si trovava a Limassol, Cipro. A riportare la notizia è il sito britannico Jewish News. Il ragazzo si trovava di fronte all’hotel dove alloggiava, quando è stato avvicinato da un gruppo di giovani che gli hanno chiesto la nazionalità di appartenenza. Sul momento non ha risposto, ma poco dopo ha ricevuto una chiamata e ha iniziato a parlare in ebraico. Questa è stata la scintilla che ha innescato la terribile violenza. È stato picchiato dalla gang di antisemiti fino a perdere i sensi, riportando ferite a una delle orbite oculari. L’uomo ferito sarebbe rientrato in Israele e operato d’urgenza al fine di scongiurare la perdita dell’occhio.
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Il consolato israeliano di Cipro non è potuto intervenire per dargli assistenza e supporto, poiché assente nel fine settimana. «Hanno ferito mio figlio all’ingresso di un hotel a Cipro e tutti sono scomparsi. Mio figlio, un giovane israeliano, è stato violentemente aggredito all’ingresso dell’hotel in cui alloggiava a Cipro. Non per strada. Non in un bar. All’ingresso dell’hotel, un luogo che dovrebbe essere sicuro e protetto», ha scritto il padre del ragazzo sui social media.
Oltre alla mancanza di assistenza in generale, sull’irreperibilità del consolato il padre si è detto scioccato: «Quando un cittadino israeliano viene ferito all’estero, dopo un violento attacco, il sistema semplicemente non è disponibile, non c’è assunzione di responsabilità, nessuna risposta, nessun senso di sostegno. Se questo fosse tuo figlio, non staresti in silenzio. Tale violenza e tale indifferenza non possono passare inosservate».
Il fatto si è verificato in concomitanza con il vertice tenutosi a Gerusalemme dal primo ministro Benjamin Netanyahu con i leader di Grecia e Cipro. Incontro che mira ad un rafforzamento fra le tre nazioni.
(Nella foto in alto: veduta della città di Limassol – Fonte immagine: Wikipedia)



