di Davide Cucciati
Scoperto un progetto marittimo di Hezbollah costruito con il supporto della Forza Quds dei Pasdaran iraniani, protetto da coperture civili e pensato per minacciare non solo bersagli militari ma anche infrastrutture energetiche e porti.
Negli ultimi giorni, diversi media israeliani hanno rilanciato nuove informazioni su una componente marittima clandestina di Hezbollah, descritta come una struttura capace di operare sotto copertura civile e con supporto iraniano. Il punto di partenza, nella narrazione israeliana, è l’interrogatorio di Imad Amhaz, presentato come figura chiave del cosiddetto “secret maritime file” (nella foto).
La cattura di Amhaz risale a novembre 2024; le ricostruzioni collocano l’operazione nel nord del Libano, a Batroun. Al-Monitor evidenzia che l’ex premier Najib Mikati incaricò il ministero degli Esteri di presentare un reclamo al Consiglio di Sicurezza ONU, denunciando una violazione della sovranità libanese.
Nella versione ufficiale israeliana, Amhaz viene collegato all’Unità 7900, indicata come un reparto di Hezbollah con capacità costiere e antinave. L’Unità 1200, invece, compare soprattutto nel filone rilanciato da Israel National News sulla base di InteliTimes: sarebbe un progetto più specifico, dedicato allo sviluppo della componente navale con coperture civili nonché un ruolo diretto della Repubblica Islamica dell’Iran. In questa ricostruzione, la 1200 sarebbe un programma interno collegato alla 7900. Qui entra il nodo più delicato: la dimensione “dual use”, cioè l’idea che le attività militari vengano costruite e protette dietro facciate civili. A tal proposito, le fonti dello Stato ebraico menzionano un istituto marittimo civile nell’area di Batroun, indicato con il nome “Marsati” (Maritime Sciences and Technology Institute), con il ruolo di elemento di copertura.
Il progetto sarebbe stato seguito ai massimi livelli di Hezbollah da diverse figure di vertice che sono state eliminate da Israele. Hassan Nasrallah, già leader del Partito di Dio, è stato ucciso a fine settembre 2024 e Fuad Shukr è stato eliminato il 30 luglio 2024. Ibrahim Qubaisi, indicato da Israele come comandante dell’apparato missilistico e razzi, è stato neutralizzato il 24 settembre 2024. Le fonti israeliane indicano Ali Abd al-Hassan Nour al-Din come responsabile attuale ancora in vita.
In sintesi, il quadro è il seguente: un progetto marittimo di Hezbollah costruito con il supporto della Forza Quds dei Pasdaran iraniani, protetto da coperture civili e pensato per minacciare non solo bersagli militari ma anche infrastrutture energetiche e porti. La mezzaluna sciita, che fa capo all’Ayatollah Khamenei, è stata indebolita ma non ancora annientata.



