Il Ministro Miki Zohar blocca i fondi agli Ophir Awards dopo la vittoria di “The Sea”

Israele

di Pietro Baragiola
La decisione è stata presa dopo che l’edizione di quest’anno ha premiato come Miglior Film The Sea su un bambino palestinese opera che, secondo Zohar, “diffama i soldati dell’IDF”. La vittoria come Miglior Film designa The Sea come candidato ufficiale di Israele alla corsa agli Oscar 2026 per Miglior Film Internazionale.

 

Mercoledì 17 settembre il ministro della Cultura e dello Sport israeliano, Miki Zohar (nella foto) ha annunciato che il suo governo intende interrompere i finanziamenti agli Ophir Awards, conosciuti in tutto il mondo come “gli Oscar israeliani”.

La decisione è stata presa dopo che l’edizione di quest’anno ha premiato come Miglior Film The Sea, opera che, secondo Zohar, “diffama i soldati dell’IDF”.

“Durante il mio mandato i cittadini israeliani non pagheranno di tasca propria per una cerimonia vergognosa che sputa sui nostri eroici soldati” ha dichiarato il ministro in un post su X. “Dal 2026 l’evento non riceverà più fondi pubblici perché rappresenta meno dell’1% del popolo israeliano e le risorse devono essere destinate a scopi più importanti.”

La vittoria di “The Sea”

Un'immagine del film 'the sea'

Scritto e diretto da Shai Carmeli-Pollak e prodotto da Baher Agbariya, The Sea è una storia che intreccia linguaggio ebraico e arabo.

Il film segue le vicende di Khaled, un ragazzo palestinese di 12 anni proveniente da un villaggio vicino a Ramallah, che ha l’opportunità di andare al mare per la prima volta nella sua vita durante una gita scolastica a Tel Aviv. Dopo essere stato fermato ad un posto di blocco, mentre i suoi compagni continuano il viaggio verso la spiaggia, Khaled decide di attraversare da solo i controlli militari per coronare il suo sogno di vedere il mare.

Presentato in anteprima al Jerusalem Film Festival quest’estate, The Sea ha ricevuto il sostegno dell’Israeli Film Fund e martedì ha vinto ben cinque premi Ophir: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore (il tredicenne Muhammad Gazawi al suo debutto), Miglior Attore Non Protagonista (Khalifa Natour) e Miglior Colonna Sonora Originale.

La vittoria come Miglior Film designa The Sea come candidato ufficiale di Israele alla corsa agli Oscar 2026 per Miglior Film Internazionale.

Proteste e dibattiti agli Ophir

Nonostante la vittoria sia stata pesantemente criticata da Zohar, che ha definito l’intera cerimonia “patetica” e “vergognosa”, l’Accademia Israeliana del Cinema e della Televisione ha difeso The Sea affermando che il suo trionfo è stato raggiunto solo sulla base del “merito artistico in quanto riflette la complessità della realtà israeliana e palestinese”.

“Il nostro film nasce dall’amore per l’umanità e il cinema” ha detto Baher Agbariya, spiegando che il vero messaggio della trama è che ogni bambino ha il diritto a vivere e sognare in pace, senza paura.

Insieme a Carmeli-Pollak, Agbariya è salito sul palco indossando una maglietta nera di protesta con la scritta in ebraico e arabo “un bambino è un bambino”, chiedendo la fine della guerra.

Come lui, anche molti altri artisti israeliani hanno indossato magliette durante la cerimonia per chiedere il ritorno a casa degli ostaggi e denunciare l’eccessiva devastazione di Gaza nel mezzo del conflitto.

Il celebre regista israeliano Uri Barbash, che durante la serata è stato insignito del premio alla carriera, ha usato il suo discorso per criticare le azioni del governo israeliano e di Zohar, chiedere la fine della guerra e invocare la solidarietà tra ebrei ed arabi: “è nostro sacro dovere riportare immediatamente tutti gli ostaggi alle loro famiglie, porre fine a questo maledetto conflitto e sostituire il regime del “divide et impera” che ha dichiarato guerra alla società israeliana”.

Gli altri nominati

Tra i candidati al premio di Miglior Film, quest’anno figuravano Yes di Nadav Lapid, Dead Language di Mihal Brezis e Oded Binnun (versione estesa del corto Aya nominato agli Oscar 2015) e Oxygen di Natali Braun, storia di una madre single che tenta di sottrarre il figlio al servizio militare.

Fino ad oggi Israele ha ottenuto 10 nomination nella categoria Miglior Film Internazionale agli Oscar, ma non ha ancora vinto la tanto ambita statuetta.

L’Academy of Motion Picture Arts & Sciences annuncerà il 16 dicembre la shortlist di 15 titoli per la categoria mentre le nomination ufficiali saranno rese note il 22 gennaio 2026, due mesi prima della notte degli Oscar, prevista per il 15 marzo.