Fan israeliane sul palco, scoppia la polemica al concerto dei Coldplay

Spettacolo

di Pietro Baragiola

Domenica 31 agosto, durante il concerto dei Coldplay al Wembley Stadium di Londra due fan sono state accolte sul palco con una miscela di fischi e applausi da parte del pubblico dopo aver rivelato la loro provenienza.

Veniamo da Israele” hanno detto le due donne, Avia e Tal, dopo che il frontman della band Chris Martin ha chiesto loro di presentarsi.

Questa risposta è stata ricevuta con reazioni diverse dai 90.000 spettatori dello stadio e Martin è subito intervenuto per sedare la situazione e rispondere alle due fan con un messaggio di inclusione universale.

“Sono molto grato che siate qui come esseri umani e vi tratto come esseri umani uguali sulla Terra, indipendentemente da dove veniate” ha affermato il cantante. “Voglio cogliere quest’occasione per dare il benvenuto anche ai fan che vengono dalla Palestina, poiché siamo tutti uguali.”

Le parole del cantante hanno suscitato reazioni contrastanti: se da un lato molti spettatori hanno apprezzato il tentativo di veicolare un messaggio di pace e fratellanza, dall’altro diversi membri della comunità ebraica e fan israeliani lo hanno percepito come un momento umiliante per le due giovani e una riduzione della loro identità ad un fattore politico.

 

La testimonianza delle due fan

In un’intervista rilasciata all’emittente pubblica Kan dopo l’accaduto, una delle due donne ha raccontato i dubbi provati prima di dichiarare la propria provenienza davanti ad un pubblico così vasto.

“C’è stato un attimo in cui abbiamo pensato di dire che venivamo da Malta, e poi ho detto ‘Israele’ – ha spiegato Avia nell’intervista. – Non abbiamo voluto mentire. Ammetto che è stato un po’ spaventoso pensare che 90.000 persone sapessero da dove venivamo, ma l’abbiamo detto lo stesso.”

Visto il coraggio mostrato dalle due donne, molti fan israeliani dei Coldplay hanno espresso la propria delusione verso il modo in cui Martin ha gestito la situazione.

“Invece di sostenerle e trattarle come avresti fatto con qualsiasi altro fan – con dignità, rispetto e gentilezza – le hai fatte sentire tollerate ‘nonostante la provenienza’” ha scritto il ricercatore israeliano Casey Babb su Instagram.

Anche su X non sono mancate reazioni dure: l’imprenditore israeliano Yaron Samid ha definito l’intervento del cantante ‘un passo falso privo di tatto, che ha ulteriormente diviso le persone e ferito profondamente alcuni dei fan più fedeli dei Coldplay’.

“Spero che tu, Chris, possa prenderti un momento di calma per ripensare alla tua scelta di parole e renderti conto che derivano da un crescente pregiudizio nei confronti del popolo israeliano, coinvolto in una guerra che non ha mai voluto” ha aggiunto Samid.

 

I Coldplay e il conflitto in Medio Oriente

L’episodio di Wembley si inserisce in un clima particolare: dall’inizio del conflitto in Medio Oriente le esibizioni dei Coldplay, specialmente quelle in Europa, hanno toccato più volte le vicende che coinvolgono Gaza e Israele.

Già a luglio, durante un altro concerto, Martin aveva commentato la presenza di una bandiera israeliana tra il pubblico affermando di averne visto anche una palestinese tra la folla del giorno precedente.

Qui diamo il benvenuto a tutti. Grazie, fratelli e sorelle. Sono felice che entrambi gli schieramenti riescano a venire ad ascoltarci” ha affermato il cantante, cercando ancora una volta di rivolgere l’attenzione all’unità tra i popoli.