Guglielmo ebreo da Pesaro e la danza nel Quattocento, nelle corti rinascimentali

Personaggi e Storie

di Maria Luisa Moscati Benigni
Il bel danzar, che con virtù s’acquista, per dar piacer all’anima gentile, conforta il cuor e fal più signorile, e porge con dolcezza allegra vista
Con questi versi inizia il trattato De practica seu arte tripudii vulgare opusculum, di Guglielmo ebreo da Pesaro, maestro di danza, un vero e proprio trattato tecnico in cui i principi estetici sono chiaramente espressi: la danza diventa arte e scienza.