Un'immagine dell'Hotel Four Season a Baltimora dove hannop soggiornato i leader palestinesi

Rappresentanti palestinesi negli USA: cure mediche e spese da migliaia di dollari in un hotel di lusso

Mondo

di Paolo Castellano
Nel dicembre del 2017 gli Stati Uniti hanno deciso di ridurre gli aiuti economici ai palestinesi. La decisione ha scatenato polemiche da parte dell’Autorità Palestinese che non è riuscita a porre un argine alla dilagante povertà e indigenza nei territori di Gaza e della Cisgiordania. Molti hanno pensato che la stretta di vite degli USA avrebbe costretto a una riduzione della spesa diplomatica della rappresentanza palestinese. Così non è stato. La stampa israeliana ha infatti scoperto che nel mese di marzo l’Autorità Palestinese ha dissipato importanti cifre in un hotel di lusso americano. 

Una ricevuta, ottenuta dal Jerusalem Post, mostra appunto che il ministro degli Esteri dell’Autorità Palestinese Riyad al-Maliki e il capo del Servizio generale dell’intelligence Majed Faraj, come due funzionari di più basso livello, soggiornarono nell’Hotel Four Season in Baltimora, collezionando un conto di 14,250 dollari, incluso il servizio in camera e un minibar contenente bottiglie di champagne del valore di 42 dollari e snack a 4 dollari.

L’intero conto è stato coperto dalla delegazione della Organizzazione per la Liberazione della Palestina negli Stati Uniti.

Soggiorno palestinese nell’hotel a 5 stelle

Il soggiorno palestinese nell’hotel di lusso è avvenuto non molto tempo dopo le parole di Trump che avevano annunciato un drastico taglio dei fondi destinati a Ramallah, finché l’Autorità Palestinese non procedesse alle negoziazioni con Israele. Il Dipartimento di Stato aveva poi tagliato 110 milioni di dollari all’UNRWA, l’agenzia ONU che si occupa dei rifugiati palestinesi e dei suoi discendenti. Gli Stati Uniti sono i più generosi donatori dell’UNRWA. Però il 15 marzo una dozzina di stati si è impegnata a inviare 100 milioni di dollari all’UNRWA.

Tra le spese di Faraj ci sono stati 900 dollari di “costi vari”, più diversi pasti con il servizio in camera, inclusi 140 dollari di colazione, e uno snack notturno – sempre portato in camera – al costo di 91 dollari. Il funzionario ha poi razziato il minibar, spendendo 32 dollari di merendine in un giorno, inclusi 8 dollari per gli anacardi e i biscotti, e ha inoltre speso 120 dollari per i vestiti in lavanderia.

Faraj, uno stretto consigliere del presidente dell’Autorità Palestinese, è andato sotto i ferri negli Stati Uniti per un intervento al cuore. Nel frattempo, Abbas ha fatto un check-up di routine all’ospedale Johns Hopkins di Baltimora.

Rayad Faraj, che lavora con Majed Faraj nell’intelligence dell’Autorità Palestinese, ha inoltre ordinato il servizio in camera diverse volte, inclusi 42 dollari di Champagne.

Le critiche di Israele all’Autorità Nazionale Palestinese

Il viceministro israeliano degli Esteri Tzipi Hotovely ha detto che “i palestinesi hanno ricevuto la somma più alta di donazioni e aiuti dalla comunità internazionale rispetto ad altre popolazioni”.

«Finché i soldi vanno agli alti ufficiali dell’Autorità palestinese e alle famiglie dei terroristi, la volontà internazionale di aiutare i palestinesi è sprecata in edonismo e terrorismo», la Hotovely ha dichiarato.

@castelpao

 

(AFP Photo/Mahmud Hams)