La teshuvà a Rosha Hashanà. Disegno di Emanuele Luzzati

Rosh HaShanà 5786: il messaggio del presidente Walker Meghnagi

Feste/Eventi

Rinnovamento, speranza, riflessione per costruire il futuro

Come ogni anno, mentre ci avviciniamo a Rosh HaShanà, il nostro pensiero corre con forza ai suoi significati più profondi: il rinnovamento, la speranza, la riflessione e la determinazione di costruire un futuro migliore per noi come individui, per noi come Kehilà che siamo parte inscindibile di quel bellissimo e ricchissimo mosaico che è Am Israel.

Purtroppo, anche quest’anno, l’atmosfera dei Haghim si accompagnerà al peso della memoria, questa componente dell’essenza ebraica che nel percorso storico del popolo ebraico si è arricchita di avvenimenti e motivi per i quali essere fieri e riconoscenti, ma anche di tragedie e dei ricordi che queste inevitabilmente imprimono nella nostra memoria. Infatti anche quest’anno non potremo accogliere il nuovo anno senza andare con commozione e dolore al tragico 7 ottobre 2023 e a tutto quello che da lì si è dipanato e continua a segnarci come individui, come comunità e come nazione. Abbiamo pianto e stiamo ancora piangendo le tante vite spezzate, abbiamo affrontato e stiamo ancora affrontando l’angoscia di un odio che credevamo essersi, se non altro, sopito e che invece è riemerso in tutta la sua virulenza come mai ci saremmo potuti immaginare anche in questo Occidente confuso che sembra aver perso la propria strada. Ma in tutto questo scenario “apocalittico” abbiamo avuto l’ennesima riconferma della nostra resilienza, della nostra capacità di affrontare qualsiasi difficoltà con coraggio, determinazione, ma soprattutto con una gran fede in HaShem e in noi stessi come popolo.   

In questi mesi difficili, abbiamo assistito a un’ondata di solidarietà, di coraggio e di resilienza da parte delle comunità ebraiche della diaspora, tra cui la nostra, che si sono strette attorno a Israele e si sono fatte portavoce, con orgoglio e fermezza, dei nostri valori: la vita, la dignità umana, il diritto all’esistenza e alla difesa.

Rosh HaShanà ci ricorda che ogni nuovo anno è anche un nuovo inizio. È il momento in cui l’ebraismo, più che mai, ci invita a credere nella possibilità di cambiare, migliorare, rinascere e ricordarci che anche nei momenti più oscuri, il nostro popolo ha saputo trovare la luce. E oggi, quella luce risplende nella nostra capacità di rimanere uniti, di non cedere all’odio, e di costruire con tenacia il domani che vogliamo lasciare ai nostri posteri. A nome di tutta la Comunità, vi auguro un anno di pace, benessere per voi e le vostre famiglie e di rinnovata speranza e che il 5786 porti con sé la pace per Israele e per il nostro popolo in ogni parte del mondo.

Shanà Tová uMetukà — Un Augurio di un Anno Nuovo Buono e Dolce.

Walker Meghnagi, Presidente della Comunità Ebraica di Milano