di Nathan Greppi
Dopo l’intitolazione di un asilo ad Anna Frank, è stato il contributo dei giovani all’inaugurazione di un nuovo Giardino dei Giusti a San Donato Milanese, avvenuta venerdì 25 maggio. Il nuovo giardino sorge vicino al laghetto di Via Europa.
Shoah
Un documentario svela la storia dello “Schindler dell’India”
di Nathan Greppi
Alcuni bambini ebrei e cattolici durante la seconda guerra mondiale ebbero la fortuna di ottenere asilo in India grazie all’intervento di quello che allora era il maharaja dello stato del Gujarat. Questa è la storia che ha ispirato il documentario Little Poland in India, diretto dalla cineasta indiana Anu Radha.
Dal 10 al 31 maggio la mostra fotografica ‘Il principio della Speranza’ di Mario Golizia
La mostra fotografica di Mario Antonio Golizia è frutto di un reportage realizzato durante un viaggio avvenuto nel 2008 ad Auschwitz, che ha realizzato il corrispettivo fotografico di un pellegrinaggio. La mostra è aperta dal 10 al 31 maggio in via Rubens 19.
“Gli americani sapevano della Shoah”: nuove rivelazioni da una mostra a Washington
di Nathan Greppi
Una mostra recentemente aperta allo US Holocaust Memorial Museum (USHMM) di Washington e intitolata Americans and the Holocaust, rivela che gli americani sapevano molto di quello che stava succedendo in Europa agli ebrei, durante la Shoah, ma fecero molto poco.
A 25 anni da “La lista di Schindler”, Spielberg lo ricorda come “il film della svolta”
di Roberto Zadik
Di recente il grande regista ebreo americano Steven Spielberg ha definito “La lista di Schindler” il suo film di svolta, da autore di intrattenimento al genere impegnato.
Abbas il negazionista: “Furono gli ebrei a causare l’Olocausto, non l’antisemitismo”
di Redazione
Durante una sessione speciale del Consiglio nazionale palestinese (NPC), il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas lunedì 30 aprile ha elargito una “lezione di storia” durante la quale ha cercato di dimostrare che l’antico legame di 3000 anni di ebrei con Israele è falso e che la Shoah sia stata causata dagli stessi ebrei.
Alla Risiera di San Sabba il rabbino e la Comunità ebraica lasciano la cerimonia. L’Ari: “Inaccettabile strumentalizzazione antisionista”
di Redazione
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e il rabbino della città, Alexander Meloni, sono stati contestati durante la cerimonia per il 25 aprile alla Risiera di San Sabba. Davanti a bandiere palestinesi, il rabbino ha lasciato la cerimonia con i membri della Comunità. Arbib (Ari): “Vergognoso strumentalizzare la memoria”. Solidarietà dalla Comunità ebraica di Milano
Il nuovo libro di Gabriele Nissim, un viaggio fra i giusti nelle tenebre d’Europa
di Fiona Diwan
Pubblichiamo l’articolo scritto da Fiona Diwan, direttore dei media della Comunità Ebraica, e pubblicato oggi domenica 25 aprile sul Foglio, sul nuovo libro di Gabriele Nissim, presidente Gariwo, Il bene Possibile. Essere giusti nel proprio tempo (Utet).
Usa: giovani e adulti ignorano cosa siano Auschwitz e la Shoah
di Paolo Castellano
Il 41% degli americani non sa cosa sia avvenuto ad Auschwitz. A dirlo è un ampio studio nazionale che ha analizzato la consapevolezza della Shoah e la conoscenza dei fatti storici riguardo genocidio ebraico perpetrato da Hitler degli americani adulti.
Gli ebrei in Alto Adige: quando la patria uccide
di Marina Gersony
Serata intensa e di grandi emozioni quella che si è svolta mercoledì 11 aprile in cui i ricercatori Sabine Mayr e Joachim Innerhofer hanno presentato la versione italiana del libro Quando la patria uccide. Storie ritrovate di famiglie ebraiche in Alto Adige. Sono intervenuti anche testimoni e i loro discendenti.
Letteratura israeliana e memoria della Shoah: un legame inscindibile
di Roberto Zadik (video di Orazio Di Gregorio)
Introdotta da Rav Della Rocca, la serata di Kesher, tenutasi il 17 aprile, ha coinvolto tre relatori d’eccezione: Cyril Aslanov, Docente all’Università Ebraica di Gerusalemme, Fiona Diwan Direttrice dei media della Comunità ebraica di Milano e la traduttrice Raffaella Scardi,
Oggi è Yom HaShoah: una riflessione sul ‘numero infame’
di Luciano Assin
Una riflessione in occasione di Yom HaShoah. Da qualche anno è di moda in Israele fra i nipoti dei sopravvissuti alla Shoah di farsi tatuare sul braccio il numero dei propri genitori o nonni. E’ forse il tatuaggio il modo migliore per perpetuarne la memoria, almeno nella cerchia familiare?













