Shoah

Il rabbino di Trieste Alexander Melloni durante la cerimonia del 25 aprile alla Risiera di San Sabba

Alla Risiera di San Sabba il rabbino e la Comunità ebraica lasciano la cerimonia. L’Ari: “Inaccettabile strumentalizzazione antisionista”

Italia

di Redazione
Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e il rabbino della città, Alexander Meloni, sono stati contestati  durante la cerimonia per il 25 aprile alla Risiera di San Sabba. Davanti a bandiere palestinesi, il rabbino ha lasciato la cerimonia con i membri della Comunità. Arbib (Ari): “Vergognoso strumentalizzare la memoria”. Solidarietà dalla Comunità ebraica di Milano

una sala di Yad Vashem, memoriale della Shoah a Gerusalemme

Usa: giovani e adulti ignorano cosa siano Auschwitz e la Shoah

Mondo

di Paolo Castellano
Il 41% degli americani non sa cosa sia avvenuto ad Auschwitz. A dirlo è un ampio studio nazionale che ha analizzato la consapevolezza della Shoah e la conoscenza dei fatti storici riguardo genocidio ebraico perpetrato da Hitler degli americani adulti.

Una famiglia ebrea in Alto Adige

Gli ebrei in Alto Adige: quando la patria uccide

Personaggi e Storie

di Marina Gersony
Serata intensa e di grandi emozioni quella che si è svolta mercoledì 11 aprile in cui i ricercatori Sabine Mayr e Joachim Innerhofer hanno presentato la versione italiana del libro Quando la patria uccide. Storie ritrovate di famiglie ebraiche in Alto Adige. Sono intervenuti anche testimoni e i loro discendenti.

Letteratura israeliana e memoria della Shoah: un legame inscindibile

Feste/Eventi, Kesher

di Roberto Zadik (video di Orazio Di Gregorio)
Introdotta da Rav Della Rocca, la serata di Kesher, tenutasi il 17 aprile, ha coinvolto tre relatori d’eccezione: Cyril Aslanov, Docente all’Università Ebraica di Gerusalemme, Fiona Diwan Direttrice dei media della Comunità ebraica di Milano e la traduttrice Raffaella Scardi,

Nonni e nipoti con il numero tatuato sul braccio

Oggi è Yom HaShoah: una riflessione sul ‘numero infame’

Personaggi e Storie

di Luciano Assin
Una riflessione in occasione di Yom HaShoah. Da qualche anno è di moda in Israele fra i nipoti dei sopravvissuti alla Shoah di farsi tatuare sul braccio il numero dei propri genitori o nonni. E’ forse il tatuaggio il modo migliore per perpetuarne la memoria, almeno nella cerchia familiare?

Una carta di identità di un ebreo residente a Shanghai durante la seconda guerra mondiale

Ebrei a Shanghai, una pagina orientale di storia ebraica

Eventi

di Nathan Greppi
Durante la seconda guerra mondiale, la città cinese ospitò ben 18.000 profughi ebrei, grazie anche a Ho Fenh Shan, console cinese a Vienna, che fornì a migliaia di ebrei i visti per imbarcarsi. Di questo parla il libro Ebrei a Shanghai. Storia dei rifugiati in fuga dal Terzo Reich (O barra O edizioni), curato dalla storica Elisa Giunipero e presentato mercoledì 14 marzo all’Università Cattolica.