di Redazione
L’ex rabbino capo di Mosca è stato etichettato come “agente straniero” dalle forze di sicurezza del paese, in quanto avrebbe disseminato “informazioni false sulle decisioni prese dalle autorità russe e le loro politiche”. “Questo può significare l’inizio di una nuova campagna antisemita contro la comunità ebraica in Russia”, ha commentato il Rav.
Rav Pinchas Goldschimdt
A Mosca la comunità ebraica teme la cortina di ferro: “Non vogliamo tornare nell’Urss”
di Anna Lesnevskaya
L’invasione russa dell’Ucraina non ha solo sconvolto l’ordine geopolitico, ma all’interno della Russia stessa ha catalizzato tutti i processi repressivi che erano già in corso, lasciando sempre meno spazio alle voci fuori dal coro. E il mondo ebraico non è stato risparmiato da queste dinamiche.