di Pietro Baragiola
Nata in Israele, Weisz-Gut si è trasferita a Oświęcim nel 2023 per raggiungere il suo fidanzato polacco, conosciuto durante un viaggio di istruzione. Da allora la vita della giovane donna ha attirato l’attenzione dei giornalisti di tutto il mondo per essere l’unica residente ebrea della città che ancora oggi simboleggia il genocidio ebraico compiuto dai nazisti. Diversi membri della sua famiglia sono stati uccisi proprio nel campo di Auschwitz e solo sua nonna è sopravvissuta.
Oswiecim
Ritrovato a Oswiecim un mikveh del XVII secolo
di Redazione
Il mikveh è stato ritrovato in ottime condizioni, secondo gli archeologi perché l’acqua ha impedito all’ossigeno, e quindi ai funghi, di raggiungere la struttura in legno.
A un miglio da Auschwitz una sinagoga racconta dell’antica comunità ebraica di Oswiecim
di Ilaria Ester Ramazzotti
Oggi, la sinagoga Chevra Lomdei Mishnayot, costruita nel 1913 a Oswiecim (nome polacco di Auschwitz) a meno di un miglio dal sito che sarebbe diventato Auschwitz-Birkenau, ospita servizi di preghiera per i visitatori del vicino lager. Nell’antica cittadina polacca, che nei secoli scorsi fu luogo di una fiorente comunità ebraica, non abita più alcun ebreo.
Il mondo perduto di Oszpizin (Auschwitz)
di Raffaele Picciotto
Questa è la storia di un piccolo mondo ebraico che la Storia ha voluto trasformare nel luogo simbolo del male e della memoria del mondo. Vorremmo che questo luogo fosse ricordato, da chi vuole richiamare alla memoria le vittime dello Shoah, anche per questo mondo scomparso.