La competenza dell’equilibrista. Essere ebrei sul posto di lavoro dopo il 7 ottobre

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di Dalia Fano, responsabile JOB
Dopo il 7 ottobre, essere ebrei sul posto di lavoro richiede una nuova competenza: la capacità di stare in bilico, con passo fermo ma leggero, su un filo teso tra il mostrarsi e il nascondersi, tra il bisogno di appartenere e il desiderio di proteggersi. È la condizione delle minoranze invisibili: non riconosciute come tali dalle politiche di inclusione aziendali, ma esposte a discriminazioni sottili, a volte inconsapevoli.