di Ludovica Iacovacci
Nella mattina del 6 ottobre 2024 alla Sala Umberto di Roma si è tenuta una conferenza internazionale in occasione dell’anniversario del pogrom perpetrato dai terroristi palestinesi in Israele il 7 ottobre 2023. Sono intervenuti Manuel Valls, Paola Concia, Joschka Fischer ed Ernesto galli Della Loggia.
hamas
7 ottobre 2023-7 ottobre 2024. Chi sono gli ostaggi dispersi, in prigionia o uccisi da Hamas. Storie strazianti di chi non abbandona la speranza
di Redazione
Di seguito alcuni dei nomi degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Non si sa se siano ancora vivi o morti, e, se sono vivi, in quali condizioni siano costretti a sopravvivere, probabilmente al limite dell’umana sopportazione. Provate per un momento a chiudere gli occhi e immaginare cosa significhi essere prigionieri per 360 giorni: un tempo infinito, che non si augurerebbe a nessuno, nemmeno al peggior nemico.
A un anno dalla tragedia, si continua a puntare il dito su Israele come unico colpevole della guerra
di Paolo Salom
[Voci dal lontano occidente] È passato un anno. Tempo di bilanci? Temo che sia ancora presto. Molte cose sono cambiate dalla terribile strage del 7 ottobre. Ma quella soluzione che tutti sogniamo, il ritorno della calma nel Sud e nel Nord di Israele, la restituzione degli ostaggi
7 ottobre 2023. Il racconto di un testimone dell’attacco al Kibbutz Nir Yitzhak. «Abbiamo sentito i nostri vicini mentre li rapivano»
di Ilaria Myr
Ripubblichiamo un’intervista fatta da Mosaico il 12 ottobre 2023. Daniel Lanternari è un ebreo romano che dal 1995 vive nel Kibbutz Nir Yitzhak, uno dei villaggi agricoli situati nella zona intorno a gaza, la cosiddetta ‘envelope’ nei 7 km intorno alla striscia governata da Hamas. Nell’attacco sono morti tre residenti, e 9 persone sono tutt’oggi disperse. Lo abbiamo contattato a Eilat, dove si trova con la sua famiglia, la moglie, i tre figli (9,12 e 15 anni) e due cani.
‘Il giorno più lungo’: dal 2 ottobre in edicola con Repubblica il libro sul 7 ottobre di Sharon Nizza
di Redazione
Nel libro la giornalista Sharon Nizza, italo-israeliana che collabora per il quotidiano, ricostruisce la dinamica del massacro del 7.10, un progetto che l’ha vista impegnata negli ultimi mesi, nel tentativo di dare un volto a solo una piccola parte delle innumerevoli tragiche storie che hanno marchiato indelebilmente la pagina più nera della storia d’Israele.
7 Ottobre: Attacco all’Occidente. Il 6 ottobre a Roma una conferenza internazionale
di Redazione
Con Paola Concia, politica e attivista per i diritti civili, ed Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del Corriere della Sera, ci saranno l’ex primo ministro francese Manuel Valls, il tedesco Joschka Fischer, ex ministro ed esponente di Alleanza 90/I Verdi, e l’avvocatessa inglese Natasha Hausdorff, esperta di diritto internazionale e direttore dell’organizzazione “UK avvocati per Israele”.
La BBC vieta di chiamare quelli di Hamas “terroristi”
di Nathan Greppi
Yariv Mozer, regista israeliano del documentario We Will Dance Again, ha raccontato in una recente intervista di aver dovuto evitare di descrivere Hamas come un’organizzazione terroristica se voleva che andasse in onda sulla BBC. Questo è solo l’ultimo di tanti episodi controversi che hanno segnato la copertura del conflitto in corso da parte dell’emittente britannica.
«Il 7 ottobre il mondo ha visto che Israele e gli ebrei erano diventati deboli in pochi minuti, e l’odio che covava è esploso. Ma Israele combatte per l’occidente, la democrazia e la libertà»
di Ilaria Myr
«Ora che gli israeliani attaccano Hamas – che è la stessa cosa di Isis e Al Qaeda, è un’atra varietà dello stesso virus -, gli israeliani sono soli». Sono parole taglienti quelle con cui il filosofo, scrittore e giornalista Bernard-Henri Lévy ha parlato lunedì 23 settembre al Teatro Franco Parenti, in occasione della presentazione del suo nuovo libro Solitudine di Israele.
Diversità culturale, uno strumento di trattativa per la pace
di Gherush92, Comitato per i Diritti Umani. NES Noi Ebrei Socialisti
Dal principio alla fine dei tempi, l’ebraismo, come espressione della diversità culturale, con i patriarchi, i prìncipi, i giudici, le guide politiche, i condottieri, i pastori, i profeti, i maestri, la Legge, il popolo tutto, sia strumento di Trattativa per la Pace, come è detto: “Allora regnerà la pace. Quando l’Assiro verrà nel nostro paese e penetrerà nei nostri palazzi, noi gli solleveremo contro sette pastori e otto príncipi del popolo” (Michá 5,4).
È cieco anche chi non vuol vedere
di Giancarlo Giojelli (dal sito dell’associazione Setteottobre)
Il 7 ottobre del 2023 è di nuovo esploso in faccia al mondo, come l’11 settembre. Anche questa una strage annunciata eppure ci ha colto ancora una volta di sprovvista. Europa e Occidente intero mostrano ancora una volta il loro difetto visivo, per non dire la loro cecità: non stanno a guardare, non vedono.
L’IDF mostra il tunnel “degli orrori” dove erano tenuti prigionieri i sei ostaggi assassinati di recente da Hamas
di Redazione
Il tunnel in cui sono stati ritrovati i corpi è uno stretto passaggio di 120 metri che collegava parti di una vasta rete sotterranea nel quartiere di Tel Sultan. All’interno del tunnel, situato a circa 20 metri di profondità, l’IDF ha trovato cibo, acqua, un secchio usato come gabinetto di fortuna, numerose bottiglie di urina, materassi e caricatori di fucili d’assalto, oltre a grandi macchie di sangue sul terreno, dove sono stati uccisi gli ostaggi.
Nuovi dettagli sui giovani ostaggi uccisi e la crudeltà di Hamas. Vite spezzate a un passo dalla salvezza
di Redazione
Quello che state per leggere e vedere è sconvolgente. Un colpo al cuore per qualsiasi madre o padre degni di questo nome e per chiunque abbia un briciolo di empatia e la capacità di immedesimarsi in una tragedia dall’epilogo priva di senso, senza nome e senza perché. È l’inimmaginabile, l’orrore, la crudeltà del genere umano. È uno dei peggiori incubi che prendono forma nella realtà.














